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Stampa Tessile

Stamperia Pascucci: xilografi da generazioni

A Gambettola, la famiglia Pascucci è custode dell’arte della Stampa Romagnola da ben sette generazioni. Mossi dalla stessa passione e slancio creativo di un tempo, due fratelli e i loro cari si impegnano per avvicinarla al gusto contemporaneo tra nuove cromie, inediti soggetti e collaborazioni con artisti affascinati dall’alto artigianato del territorio.

Tra gli otto maestri dell’Associazione Stampatori Tele Romagnole protagonisti di Tradizione Futura. La Stampa Romagnola tra arte e mestiere, c’è anche la Stamperia Pascucci di cui oggi vi raccontiamo la storia.

Come siete arrivati a scegliere la stampa romagnola come mestiere?

Io e mio fratello siamo nati qui, questa è la nostra casa. La storia della Stamperia Pascucci inizia nel 1926 quando nostro nonno decise di avviare questo meravigliosa attività nella piccola Gambettola riprendendo in realtà un lavoro che, già nell’Ottocento, veniva svolto da un nostro antenato. Possiamo dunque dire di averlo “stampato” nell’anima.

C’è stato un maestro che vi ha introdotto a questa lavorazione?

Mio padre e i miei zii sono figure che ci hanno guidato alla scoperta di questo mestiere. Tuttora, anche se i prodotti sono diversi da quelli di un tempo, sono frutto degli insegnamenti che ci hanno trasmesso loro. Tonino Guerra, invece, è stato il primo che ha saputo stimolare la mia creatività, insegnandomi ad investire sulla ricerca e sull’innovazione, anche attraverso l’uso di colori in grado stupire.
Questa spinta creativa e innovativa è ciò che cerchiamo di trasmettere anche alle nuove generazioni. Attraverso stage e progetti scolastici, ospitiamo infatti molti giovani e in alcuni di loro riconosciamo la stessa passione e voglia di imparare che contraddistingue i nostri stampatori da sempre. Portare avanti questa tradizione significa imparare ad utilizzare le proprie mani per creare cose sempre nuove e mai esistite prima. Non è meraviglioso?

Quali sono le vostre principali fonti dʼispirazione e le novità introdotte nel tempo?

La Stamperia Pascucci è una bottega che custodisce al suo interno tesori nascosti. Tutti i giorni stampiamo sulle tovaglie disegni della tradizione agreste come galli e frutta, ma non tutti sanno che provengono dalle gualdrappe, le coperte per i buoi che si utilizzavano nell’Ottocento. L’ispirazione arriva quando si è disposti a giocare con la fantasia e a far sognare in mille modi diversi chi osserva la nostra tela. È questo tipo di apertura mentale che ci permette di fare spazio anche all’innovazione.
Ad esempio, la ricetta del tradizionale tono ruggine è segreta e viene tramandata nel tempo immutata. Ma bisogna anche sapersi reinventare, imparare ad utilizzare nuove tipologie di materiali. I colori per esempio: noi stiamo sperimentando quelli per le bandiere, molto più resistenti con cui poter creare combinazioni accese. Si tratta di un passaggio epocale, perché si distanziano molto da quelli antichi avvicinandosi invece ad un pubblico più giovane e curioso.
Anche gli stampi che venivano fatti con il legno di pero, hanno subito delle variazioni: rispolverando la tecnica del traforo ora ne abbiamo di nuovi che non si consumano e ci permettono di sperimentare.

Nella vostra lunga esperienza, avete già avuto occasione di collaborare con brand di moda?

Quest’anno abbiamo avuto l’opportunità di collaborare con una delle grandi firme della moda italiana: FENDI. In occasione del 25esimo anniversario dell’iconica baguette, siamo stati selezionati per partecipare al progetto “Hand in hand” che supporta l’artigianato locale per valorizzare il Made in Italy. Per l’occasione, abbiamo restaurato un set di nappe e motivi floreali d’archivio imprimendolo su canapa grezza.

Fino al 2 luglio, tra gli otto foulard in seta saranno esposti alla mostra Tradizione Futura. La Stampa Romagnola tra arte e mestiere, ci sarà anche un modello firmato dalla Stamperia Pascucci che per l’occasione ha riproposto un barré e stelle bianche e azzurre tratte da una stampa su seta del 1995.
Leggi l’articolo dedicato al processo creativo che ha portato alla realizzazione della collezione in limited edition Foulard d’artista.


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