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Artigianato globale, un futuro già presente

Artigianato globale, dove il saper fare manuale si sposa alla tecnologia, a un approccio internazionale e uno sviluppo sostenibile. Questa visione è stata illustrata da Stefano Micelli, docente di Economia e Gestione delle Imprese all’Università Ca’ Foscari di Venezia, nel libro “Futuro artigiano” pubblicato nel 2014 da Marsilio e oggi arrivato alla 6° edizione. L’artigianato del nuovo millennio non vuole legarsi solo alla tradizione e al retaggio del passato, è una prospettiva reale anche per il mondo dei giovani e si candida a diventare una delle scommesse più interessanti per il futuro dell’economia italiana.

L’APPROCCIO ALL’ARTIGIANATO GLOBALE DI RILIEVI GROUP

Questi artigiani evoluti, che preferiscono definirsi “maker”, sanno valorizzare il loro know-how aprendosi alle innovazioni tecnologiche e a nuove procedure di lavoro che vengono incontro alle esigenze del mercato.

Le piccole e medie imprese italiane sono il territorio in cui questa trasformazione dell’artigianato può dare il meglio di sé. Un esempio eccellente è rappresentato da Rilievi Group, azienda nata a Bologna nel 1991 dal sogno e la determinazione di giovani ricamatrici che decisero di dare valore ai propri sogni avviando un laboratorio artigianale di ricamo a mano divenuto, negli anni, una realtà globale.
Oggi Rilievi Group è gestita da due di quelle ricamatrici, Simona Finelli e Stefania Marocchi, ed è diventata un punto di riferimento nel settore del fashion luxury internazionale con head-quarter e laboratorio a Bologna, una fabbrica a Mumbai in India e uno show-room a New York.

Come sottolinea Michele Galliano, managing director: “Rilievi Group si è attivata negli anni per far evolvere una specificità artigianale come il ricamo fatto a mano verso una prospettiva internazionale”. Un’organizzazione efficiente e capillare permette a questi “global maker” di spostare un intero laboratorio presso l’atelier di uno stilista o la location di una sfilata offrendo allo stesso tempo servizi di valutazione dei costi e consulenza per l’industrializzazione dei prototipi che non devono solo essere splendidi in passerella ma anche ripetibili a livello produttivo.

In questa multinazionale del ricamo haute couture il ruolo del ricamatore non è più percepito come quello di semplice operaio, ma acquisisce dignità e centralità per il suo “saper fare” legato alla collaborazione con brand internazionali. Gli esperti del ricamo che lavorano qui sperimentano come l’artigiano globale debba interagire con il mondo, parlando lingue diverse ed attivando standard e servizi di alto livello.

L’ATTENZIONE ALLA SOSTENIBILITA’ SOCIALE E AMBIENTALE

Uno degli obiettivi di Rilievi Group è mantenere la stessa eccellenza qualitativa aumentando i volumi di produzione. Per questo è stata aperta una fabbrica a Mumbai, che ha una tradizione importante di ricamo a mano, dove oggi lavorano circa 200 persone in totale sinergia con la casa madre bolognese.
Il tema della sostenibilità sociale è il cuore di un progetto che l’azienda ha indirizzato verso questa unità esterna, effettuando un controllo totale sulla propria filiera produttiva e arrivando ad essere l’unica azienda italiana ad ottenere una certificazione di sostenibilità sociale SA8000, standard internazionale di certificazione che replica i principi di tutela dei diritti umani, dei diritti dell’infanzia e contro le discriminazioni verso le donne, così come definiti dalle Nazioni Unite. Le attività di sensibilizzazione alla sicurezza sul lavoro e le verifiche del rispetto degli standard di sostenibilità, che vengono attivate regolarmente in questa unità esterna, non vogliono costruire bolle di occidentalità ma migliorare concretamente il sistema sociale in cui l’azienda è inserita.

Anche questo vuole dire tradurre cultura ed eccellenza in una visione orientata al futuro, un esempio della filosofia di lavoro con una dimensione “etica” in cui Rilievi Group si riconosce.

IL TIROCINIO FORMATIVO PER IL CORSO DI MODELLISTA DIGITALE

L’anima e il cuore di Rilievi Group sono i ricami fatti a mano ma nel 2014 l’azienda ha lanciato anche No Ka‘Oi, un brand di “action couture” ispirato all’energia delle Hawaii e improntata alla migliore qualità progettuale e produttiva.
Questa divisione del gruppo, nell’intento di valorizzazione dei giovani talenti e le figure tecniche “evolute”, sarà tra le storiche realtà del settore partner del corso Modellista Digitale: Cad 2D e 3D organizzato dalla Fondazione Fashion Research Italy.


Isabella Cardinali

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