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Stampa Tessile

C’era una volta una stamperia

Nella città del sale dolce, dove si respira il profumo delle buone cose di una volta, Maurizio ha aperto l’attività che oggi conduce con la moglie Elisa. Dopo 15 anni di esperienza in un’altra storica bottega, ha scelto di continuare a riprodurre i disegni della tradizione.

Tra gli otto maestri dell’Associazione Stampatori Tele Romagnole protagonisti di Tradizione Futura. La Stampa Romagnola tra arte e mestiere, quest’oggi vi raccontiamo la storia della Stamperia C’era Una Volta, bottega cervese a cui tutti, clienti e turisti, sono ormai affezionati.

Come siete arrivati a scegliere la stampa romagnola come mestiere? C’è stato un maestro che vi ha introdotto a questa lavorazione?

La stampa romagnola non è stata proprio una scelta. Ho iniziato a Gambettola dalla Stamperia Pascucci nel 1981, i cui maestri mi hanno guidato in questo apprendistato subito dopo le scuole medie. Da lì mi sono appassionato e non ho più smesso. 15 anni dopo, io e mia moglie, abbiamo deciso di aprire C’era Una Volta.

La vostra attività è radicata in una profonda tradizione, ma non mancano gli aspetti innovativi. Quali?

Alla bottega C’era Una Volta oltre ad utilizzare i classici materiali naturali come lino, cotone e canapa, abbiamo deciso di variegarli con fiandra e tele operate, decorandole sempre con elementi della tradizione a cui sono molto legato.
Uva, galli, spighe e cornucopie non possono quindi mancare sulle nostre tele.

La manualità come strumento primario, i materiali utilizzati e il giusto tempo che la lavorazione richiede, rendono la stampa su tela un manifesto di sostenibilità. Concorda?

Dipende tutto da quali materiali si utilizzano. Se si rispettano le tecniche tradizionali, lo è assolutamente. L’arte della stampa è ormai secolare e a quei tempi non vi erano colori chimici o stoffe industriali, quindi si rispettava maggiormente l’ambiente. Ad oggi molti utilizzano colori e tessuti prodotti in fabbrica, riducendo moltissimo la sostenibilità e la genuinità del mestiere.

Questa antica tradizione è in pericolo, perché consigliereste ad un giovane di diventare stampatore?

Visto da fuori il lavoro dello stampatore sembra facile, ma in realtà è pieno di processi e tabelle di marcia da rispettare. Lavorare all’interno di una stamperia significa mettersi in gioco, abbandonare la routine che ci lega ai dispositivi tecnologici ed immedesimarsi negli stampatori dell’epoca.
Significa continuare a tramandare un lavoro che, dopo tutti questi secoli, si fa ancora così.

Dal 5 Maggio al 2 Luglio, tra gli otto foulard esposti nella mostra Tradizione Futura. La Stampa Romagnola tra arte e mestiere, ci sarà anche quello della Stamperia C’era Una Volta che per l’occasione si è ispirata al disegno su carta dello Studio Avantgard del 1991 per creare un motivo di pizzo e pois bianchi su sfondo blu in contrasto con la cornice rosa.
Qui puoi trovare l’articolo dedicato al processo creativo che ha portato alla realizzazione della collezione in limited edition Foulard d’artista.


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