Il pattern camiceria, evergreen della stampa tessile
La camiceria è un pattern evergreen che nel corso dei decenni è stato reinterpretato infinite volte. Dalle classiche righe, alle forme geometriche, passando per i fiori, i motivi optical fino alle fantasie micro e macro, ha decorato le camicie dalla metà dell’800, finendo per identificare spesso interi gruppi sociali. Basti pensare al motivo a scacchi dei boscaioli poi ripreso dai punk, ai rimandi indiani degli hippie, ai fiori tropicali delle camicie hawaiane degli anni ’50 e ’80 o alle classiche righe indossate dai “colletti bianchi”.
C’è poi chi si è soffermato su aspetti più tecnici come Emmanuel Schvili che ha inventato la camicia “pettino” decorata da un ricamo continuo sulla chiusura.
Insomma, nel nostro armadio la camicia è un capo dalle mille varianti che, come diceva Gianfranco Ferré: “non è mai uguale a se stesso, eppure inconfondibile nella sua identità”.
Ancora oggi è oggetto di reinterpretazione, infatti, nelle ultime sfilate SS20 Valentino gioca con le stampe tropicali fluo popolate da scimmie, mentre Versace ripropone le sue iconiche stampe foulard.
Camicia e pattern camiceria sono legati da un intreccio indissolubile che non passerà mai di moda.
Il Fondo Renzo Brandone, custodito nel polo archivistico FRI, raccoglie al proprio interno migliaia di disegni tessili a tema camiceria. Prendi appuntamento e vieni a consultarli!