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Il profumo del mosto selvatico

Per molti è “Bordeaux”, per altri vinaccia, ma anche Rouge noir. Tra il viola, il marrone e il rosso, intenso e drammatico, questo tono profondo e affascinante che è diventato il grande protagonista delle passerelle per questo inverno.

Classico e contemporaneo si incontrano nel bordeaux

Non conosce confini, sensuale per gli abiti, rigoroso e maestoso nei capi spalla, elegante e versatile per gli accessori, mette un po’ d’accordo tutti. Chi ama il classico assiste a una riconferma, i più attenti alle tendenze ne subiscono il fascino. 

Evoca opulenza e prestigio, la sua denominazione più frequente fa riferimento comunque a vini di pregio, la regione francese omonima, e trasmette autorevolezza e aristocrazia.

Nel mondo antico la “porpora” era simbolo di potere e ricchezza, era un pigmento ottenuto da un raro mollusco, il “murex”, e per questo riservato solo agli alti ranghi dei militari e all’imperatore. La tecnica era stata inventata dai Fenici, che iniziarono a commerciare questa tintura “Scarlat” nel Mediterraneo a partire dal 1.600 A.C. Successivamente divenne il colore veneziano più conosciuto, con ricetta rigorosamente segreta,. Un colore tanto affascinante che a Venezia ancora fino alla prima metà del Novecento, la bellezza di una donna, si usava l’espressione dialettale “scarlatta”.

Colore imperiale nell’Antica Roma, passando successivamente per Bisanzio, la “porpora” diventa stabilmente il colore simbolo del potere ecclesiastico, riservata ai cardinali.

Secondo la classificazione Pantone il “bordeaux” si colloca nella gamma dei rossi, e di questi conserva la forza e la passione, con una sfumatura più intensa e scura.

Non sempre tuttavia la simbologia di questa tinta ci porta dentro scenari aristocratici.

Dal granata di Coco Chanel al Gucci Ancora

Erano colore “granata” le divise dell’orfanotrofio di Aubazine nel quale aveva vissuto l’infanzia Gabrielle Chanel. Questo colore, che tanto l’aveva segnata, caratterizza la fodera della sua borsa iconica, la “2.55” che il prossimo febbraio compirà 70 anni. 40 anni dopo, il leggendario Direttore creativo di Chanel, Karl Lagerfeld, diede origine a un altro prodotto cult della Maison, sempre utilizzando una nuance rosso scurissimo, lo smalto “Rouge Noir” (Le Vernis n° 18”). Forse nato da un errore di miscelazione, venne consacrato da Uma Turman in Pulp Fiction, da Madonna e da “Buffy l’ammazzavampiri.

Legata a questo colore un’altra storica Maison, Gucci, che ha recentemente affidato la Direzione artistica a Sabato De Sarno, che per rendere omaggio all’heritage del prestigioso marchio fiorentino, ha dedicato a questa tonalità una selezione di accessori e rossetti. “Ancora”, la tonalità degli interni dell’ascensore del Savoy Hotel, in cui Guccio Gucci aveva lavorato in gioventù come liftboy. De Sarno ha dunque cercato nella storia del marchio, un colore che diventasse un simbolo distintivo, così come per l’azzurro Tiffany, il Red Louboutin.

Anche il titolo della collezione “Gucci Ancora”, per la PE 2023, ha voluto sottolineare, con il passaggio di testimone ricevuto da Alessandro Michele, l’intento di rispettare i codici del marchio, andando in profondità, attraverso la biografia del fondatore, e trovando un colore, prezioso, intenso e riconoscibile. 

L’onda travolgente che profuma di frutti di bosco, che trova la sua collocazione ideale nel make up e nei rossetti, nei velluti opulenti come sipari di teatri, come i tessuti damascati delle dimore patrizie, oggi ha conquistato un ruolo da protagonista del guardaroba, di grande tendenza, ma sicuramente destinato a restare un classico versatile.


Alessandra Lepri
Giornalista e comunicatrice, con una laurea in Filologia Romanza nel cassetto, ha scritto per riviste internazionali specializzate destinate al trade e curato rubriche sulle tendenze di Moda. Ha intervistato i grandi protagonisti del settore dagli anni Novanta ad oggi, per magazine, emittenti tv e radio e insegnato nelle più importanti scuole di Moda italiane. Attualmente cura la Comunicazione e Ufficio Stampa per uno storico brand di accessori. È appassionata di abiti con la spietata attitudine di una “serial shopper”.

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