BeachLife: la creatività nel segno del beachwear
BeachLife, una sfida a esplorare l’universo di stile del beachwear. La Fondazione Fashion Research Italy, nell’ambito del progetto FRIXSCHOOL, ha coinvolto l’Istituto Aldrovandi-Rubbiani di Bologna, l’Istituto Cattaneo-Deledda di Modena e il corso in Fashion Global Design di Next Fashion School by Carla Secoli in una ricerca di stile che ha permesso a più di centoventi alunni di confrontarsi con il brand La Perla, un’eccellenza Made in Italy nel settore della lingerie e della moda mare. Agli studenti è stata richiesta la progettazione di una capsule collection beachwear composta da 6 outfit che includesse costumi, bikini e abbigliamento mare. Altri punti fermi: il target una donna dai 18 ai 35 anni, e l’impiego di pattern grafici e disegni tessili appartenenti al vastissimo archivio di textile design della Fondazione FRI, il Fondo Renzo Brandone, reinterpretati alla luce delle tendenze contemporanee. I primi classificati di ogni istituto hanno ricevuto un premio in denaro e al vincitore di Next la possibilità di svolgere uno stage di 3 mesi all’interno dell’ufficio stile di La Perla. Questa opportunità permetterà ai talenti di domani di sperimentare concretamente cosa significhi lavorare nel team creativo di un’azienda che ha segnato tappe importanti nella storia della moda italiana.
Stile diva anni ’50, divagazioni psichedeliche o jap-bondage: le collezioni della Next Fashion School
Il Fifties Style e il suo fascino intramontabile è il punto di partenza della collezione Beverly Hills creata da Ilenia Bernardo, prima classificata di Next Fashion School by Carla Secoli. Le forme iper-femminili dei bikini sfoggiati da dive come Marylin Monroe sono riprese nei pants alti in vita e nei reggiseni sagomati e scolpiti da imbottiture che valorizzano il decolleté. Silhouette esaltate da un mix di inserti in tinta unita, rigati e stampati con il pattern della Fondazione, un motivo astratto che ricorda i fondali marini. I costumi sono completati da alcuni capi in chiffon di seta.
Glitch Alert, la capsule della seconda classificata Lisa Martoccia, evidenzia la versatilità delle stampe messe a disposizione da FRI, offrendo un’interpretazione completamente diversa della fantasia astratta. Il mood è psichedelico, attraversato da citazioni anni ’80-’90 e vibrazioni elettriche. La donna di questa collezione dà un’occhiata al passato ma si rivolge al futuro, sceglie la libertà di chi sa e vuole essere ribelle. La stampa originale assume un carattere digital a pixel evidenti ed è protagonista di costumi grintosi con tagli sagomati, sgambature slanciate e inserti in Lycra a tinta unita.
Seduzioni e divagazioni tra Oriente e Occidente per Federico Del Ristoro che ha guadagnato il terzo posto con una capsule in cui la tecnica jap dello shibari incontra le suggestioni bondage. La stampa di bikini e costumi costituisce un’interessante rielaborazione di uno snake pattern su cui spiccano intrecci di rose e serpenti. La collezione presenta capi che avvolgono il corpo con lacci e incroci strategici, evidenziati da interventi in Lycra nera. Due mini-dress in crêpe completano questi outfit.
Afro mood, fiori e geometrie per le capsule dell’Istituto Aldrovandi-Rubbiani
Echi d’Africa, colori caldi e freddi che si incontrano come il cielo incontra il deserto. Da queste suggestioni nasce la collezione Savage progettata da Huang Huan Huan, prima classificata dell’Istituto Aldrovandi-Rubbiani di Bologna. In questa capsule la stampa iniziale presenta delicati ramage e acquista un sapore etnico in costumi caratterizzati da linee asimmetriche e modellazioni volutamente lineari, che fanno risaltare disegni e colori. I due copri-costume sono in realtà versatili come abiti da utilizzare in occasioni diverse.
Anche la seconda classificata, Gioia Zheng, ha scelto il deserto come ambientazione di stile per la sua collezione e si è ispirata alla tendenza wisdom che sarà una delle più interessanti per la P/E 2020. La stampa del Fondo Brandone è stata interpretata accentuando gli echi ethno-chic con fiori che ricordano i tradizionali disegni con l’hennè. Costumi e bikini hanno linee eleganti e femminili, caratterizzate da nodi, cuciture evidenti e applicazioni di piccole borchie.
Michelle Morgana Zennaro, seconda classificata ex-equo ha presentato un’interessante elaborazione della stampa iniziale, formata da una rete di rose che, grazie a interventi geometrici, è diventata un moderno labirinto che contrasta piacevolmente con le piccole balze in taffetà lucido e gli abiti in tessuto semi-trasparente. Menzione speciale per Chiara Curione ed Elisabetta Vannini che hanno messo in rilievo la duttilità creativa dei materiali forniti, facendoli diventare il punto di partenza per originali pattern geometrici.
Motivi in 3d, maschere e suggestioni in verde: i territori di stile dell’Istituto Cattaneo Deledda
Tre stampe totalmente diverse tra loro, selezionate dall’enorme archivio di Fashion Research Italy, hanno fornito lo slancio creativo iniziale anche per gli studenti dell’Istituto Cattaneo Deledda di Modena. Donato Enrico Nicolai si aggiudica il podio con Decostrufashion.
La maschera è il motivo-simbolo della seconda classificata Giulia Castellini, che è partita da questo elemento originale, ingigantendolo e rendendolo particolarmente grintoso in bikini e costumi interi dove il focus è su stringhe, incroci e oblò. Cadì trasparente per i due copricostumi in tinta unita che creano un interessante contrasto con i modelli graffianti.
È ispirata alle vibrazioni positive del verde la proposta ex-equo di Martina Vescovini che ha scelto la stampa astratta 3D e una equilibrata gamma di sfumature, dal color acqua al verde erba. I costumi hanno slip alti in vita e motivi a V che delineano le scollature. Una micro-ruche corre lungo i bordi creando un ricercato effetto tridimensionale.
Menzione Speciale per Nihal Damsiri che ha scelto un originale disegno astratto con sfumature di colore che giocano con gli effetti 3D e lo ha declinato in una palette di colori caldi e terrosi. I costumi della capsule collection hanno modellazioni audaci con scollature profonde e interventi pieghettati o inserti in tinta unita che sottolineano il corpo. Citazioni artistiche da Roy Lichtenstein a Keith Haring fino ad arrivare all’architettura decostruttivista per le collezioni di Francesca Bellentani e Emanuela Tiritiello.
Le idee in fermento nel progetto FRIxSCHOOL
Il beachwear occupa un territorio particolare nel mondo del fashion perché condivide gli aspetti pubblici dell’abbigliamento esterno e il know-how del corpo richiesto dall’underwear nella sua dimensione privata.
Beach Life ha quindi permesso l’unione di competenze diverse del contesto stilistico e allo stesso tempo ha messo in luce l’importanza della ricerca di moda in relazione a un archivio storico dalle straordinarie potenzialità come quello del Fondo Renzo Brandone. Energia, idee e vitalità dei giovani stilisti in sinergia con FRI e La Perla hanno creato quella speciale alchimia creativa che è propria di un progetto “lievitante” come quello di FRIXSCHOOL.