A tutto Denim
Esplorare il passato per dare vita a inedite interpretazioni creative. Da qui nasce Future Denim, l’editoriale della rivista Collezioni Sport&Street che ha visto protagonista i disegni tessili ed i tessuti del Fondo Renzo Brandone cuore dell’archivio FRI, preziosa guida d’ispirazione per raccontare le nuove tendenze denim per l’Autunno-Inverno 2018-19 e Primavera/Estate 2019.
Dal denim classico ma reinventato, scomposto e ricomposto in chiave contemporanea, agli effetti camouflage e vintage wash, a stampe e rips di ogni tipo. Testimoniano l’eterno ritorno del denim e celebrano, oggi più che mai, le sue radici e la sua connotazione originaria di indumento workwear in un contesto sport-chic.
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STORIA DI UN MITO
Il denim, tessuto di tela di origine genovese, era storicamente utilizzato per la realizzazione del famoso modello jeans a cinque tasche e della salopette, brevettati da Levi’s Strauss e tipicamente adottati sin dalla metà dell’Ottocento come divisa da lavoro dei minatori. È solo nel 1871 che nasce, invece, il moderno denim jeans che tutti noi indossiamo. Realizzato dal sarto Jacob Davis con i caratteristici rivetti metallici sulle tasche per renderlo più resistente, il jeans d’allora è divenuto la nostra seconda pelle.
Ma è solo negli anni Cinquanta, con il cinema americano e i primi idoli da James Dean a Marlon Brando, che il denim jeans prende piede tra i giovani per diventare indumento di massa negli anni della Woodstock generation. Nel 1969 è la svolta. Con il colosso Gap Inc. il jeans sbarca in tutta l’America e diviene l’uniforme dei nuovi giovani. Accanto a Gap, fondato per la necessità di colmare il divario tra i baby boomer e i loro genitori, c’è ancora posto per i marchi storici (da Levi’s, a Wrangler e Lee) tornati all’assalto di un mercato sempre più in crescita ed esigente e che comprende ormai anche tutto il vecchio continente.
IL DENIM OGGI
Nell’era della customizzazione e della gamification (ovvero indurre l’utente al gioco e al “do it your self”), il denim jeans assume molteplici significati, grazie al suo ruolo di bene neutrale ogni volta da reinventare. Un alto valore simbolico che sembra condividere con la t-shirt bianca con la quale da sempre ha dato vita a un binomio evergreen.
Tra le riproposte e reinvenzioni di modelli storici è il caso del 501 Button Fly, reso celebre da Marlon Brando nel film Il selvaggio, riproposto anche di recente da Levi’s che non ha mancato però di adeguare il 501 nell’edizione CT (customized and tapered) secondo gusti e vestibilità più attuali e moderni.
In questi ultimi anni sono le collaborazioni a dare nuovo slancio vitale al mondo della moda, così il jeans non poteva non vivere una seconda giovinezza. È il caso della capsule tra Levi’s e la designer cinese Feng Chen Wang, che assembla fra loro venti vintage Levi’s Trucker per formare un unico modello, dai volumi stravolti e anticonvenzionali o della più recente collaborazione con il collettivo Vetements, “a ruba” ancor prima di arrivare nei negozi.
IL DENIM IN PASSERELLA
Dalla strada alla passerella il passo è breve. Con il boom del luxury streetwear, ce lo dimostra Kris Van Hassche nell’ultima sfilata di Dior Uomo per l’autunno-inverno 2018/2019. Una dimostrazione di come anche per una maison del lusso non si possa proprio fare a meno del denim. “Tailoring super tailoring e sportswear super sport”, come ha dichiarato il designer, la collezione è un mix inedito di tradizione anni Cinquanta, jeans, tattoo e Nineties culture.
La stessa onda è poi cavalcata dalle moltissime case di moda che hanno sfilato di recente a conferma di come il jeans possa essere un potente ingrediente: dai volumi e i drappeggi denim di Miaoran alle applicazioni di pelliccia che si rivelano una tendenza trasversale, coinvolgendo brand dall’imprinting sperimentale come Y-Project fino a marchi più classici e tradizionali come Blumarine.
Interessanti le variazioni sul tema del patchwork viste sulle passerelle di Gosha Rubchinskiy e di Iceberg. Un’operazione di smontaggio e rimontaggio che dà vita a infinite combinazioni: radical o esagerate ma, soprattutto, sempre inaspettate.
Il trend del jeans, in tutte le sue declinazioni, si conferma come una delle più grandi rivoluzioni di moda dell’ultimo secolo tanto che la prossima stagione Autunno/Inverno 2018-19, e anche le pre-collezioni Primavera/Estate 2019 saranno a tutto denim.
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