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The Attico: l’autentica bellezza della fragilità di quelle come noi

La passerella di The Attico alla Milano Fashion Week 2024 racconta una storia personale che ci colpisce per la sua autenticità, tanto da farci credere di non star guardando semplicemente una sfilata di moda, ma anche ascoltando il racconto di momenti di cadute e risalite, tra fragilità e forza ricomposta.

Dopotutto, il titolo è emblematico: “The Sound of Breaking Glass”, il suono del vetro rotto. Fragilità che può frantumarsi come il vetro, ma che non perde la sua voce e resta tagliente se qualcuno cerca di calpestarla. 

È così che Giorgia Tordini e Gilda Ambrosio ci parlano attraverso la collezione primavera estate 2025. 

L’amore al centro

Da molte loro dichiarazioni è chiaro il concept di volersi aprire in modo “puro e trasparente” (anche qui torna il tema del vetro). Al centro l’amore: “Abbiamo avuto il cuore spezzato, abbiamo visto il fallimento e l’abbiamo sentito sulla pelle come frammenti di vetro rotti”. 

Eppure da quelle sensazioni, taglienti e spigolose può nascere un’energia nuova: “Eccoci qui a trovare la nostra forza. La fragilità è forza”.

I nostri sentimenti, che si riflettono nella collezione, nello spazio dello show, nei suoni narrativi della colonna sonora, ruotano intorno all’idea di esperienze che modellano il proprio spirito e personalità, scolpendo se stessi ogni giorno”. Precisano che non si tratta di vendetta, ma di un’esigenza di consapevolezza che tutte le donne possono trovare.  

“I used to be so fragile, but now I am so wild,” chiudono lasciando a firma l’iniziale: in quella lettera il nome di ciascuna di noi.

Il fashion show

La location è perfetta con decine di lampadari di vetro che piovono dal soffitto e permettono agli abiti e agli accessori delle modelle di brillare. 

La donna che calca la passerella, dal gusto underground tra asfalto e graffiti, ormai sa come difendersi. Per cui quel vetro diventa spiraglio di luce e si sposa con la luminosità delle vesti, generando nuovi  straordinari riflessi.

Ecco quindi arrivare crop top e minidress scollati e frastagliati in strisce e frange di argento brillante o decorato, ricami scuri e trasparenze su mise più lunghe, come quelle sul corpo di Irina Shayk e Vittoria Ceretti, copricapi piumati che riequilibrano gli spazi vuoti lasciati dalla stoffa, outfit sportivi – in collaborazione con Nike – nelle tonalità del verde, del grigio e del nero.

Seduzione e femminilità, dunque, ma anche estrema personalità con incisivi pantaloni cargo, bomber e giacche oversize o dal taglio perfettamente geometrico..

 


Gabriella Ronza
Gabriella Ronza è una giornalista pubblicista, autrice fantasy e docente di materie letterarie nelle scuole superiori. Nata il 23 Giugno 1995 a Marcianise, in provincia di Caserta, si laurea con lode in Filologia Moderna. Negli anni della laurea comincia i suoi primi passi nel mondo del giornalismo, facendosi notare anche come addetta stampa di importanti personalità del settore culturale. Da sempre interessata al mondo della cultura, della moda, del costume e della società, è dal 2018 particolarmente attiva in campo editoriale e divulgativo. A partire dal luglio 2019 è stata anche curatrice senior per la rubrica di arte, moda e cultura del blog “La fragilità degli onesti”. Negli ultimi anni ha partecipato a manifestazioni e progetti culturali di vario tipo sul web, nelle scuole, in radio e in televisione.

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