TEXtures: trama e ordito del mondo della moda
La moda costituisce uno dei settori trainanti del Paese, forse l’unico in grado di coniugare aspetti di eccezionale estro creativo con le esigenze produttive di una delle più complesse filiere dell’industria italiana. Al di là delle importanti ricadute sul tessuto economico, la peculiarità di questo fenomeno è l’essere in grado di rappresentare anche tendenze sociali e culturali, nonché spinte innovative destinate a generare valore.
Sulla scorta di questa consapevolezza, la Fondazione Fashion Research Italy concentra il suo impegno nel sostegno delle manifatture del comparto, convinta che solo la qualifica degli operatori e la digitalizzazione dei processi possano innescare i cambiamenti necessari all’evoluzione del sistema moda. In quest’ottica, dal 2017, ha sviluppato un’articolata offerta formativa, avvalorata dalla partecipazione di rinomati professionisti afferenti alle diverse aree di intervento.
Nella volontà di approfondire gli argomenti trattati, oggi FRI lancia la sua prima collana editoriale dal titolo TEXTures, una raccolta di saggi delle autorevoli voci che, con le loro docenze, ne rafforzano la vita culturale e imprenditoriale.
Questa nuova iniziativa tiene conto dell’infinito intrecciarsi di situazioni sempre nuove e interconnesse nello sviluppo della moda – Alberto Masotti, Presidente FRI
Le uscite che si alterneranno nel corso dell’anno e, proprio come la trama e l’ordito di un tessuto pregiato, si sovrapporranno dunque a formare inedite superfici e sfumature di senso, per proporre ai lettori una visione della moda sempre aggiornata, ampia e sfaccettata.
Non è certo un caso che il primo intervento sia dedicato all’ heritage, da sempre al centro della visione strategica della Fondazione e del suo creatore: “Chi conosce la Fondazione sa che si tratta di un tema che ritengo decisivo, perché solo a partire dalla tutela del nostro aver saputo fare (le radici!) e del nostro saper fare oggi, si può immaginare il futuro delle imprese del Fashion System”. Come sottolinea Claudia D’Angelo, responsabile dell’archivio FRI nel primo numero di TEXTures di cui è curatrice:
Parlare di memoria d’impresa non vuole essere solo un’occasione per omaggiare le innovazioni vestimentarie della grande tradizione del Made in Italy, ma anche un modo per sensibilizzare le manifatture del settore a salvaguardare il loro stesso patrimonio; spesso inerte e in attesa di essere valorizzato con i giusti criteri di catalogazione e le migliori strategie di brand awareness.
Un obiettivo che Fashion Research Italy persegue attraverso i tanti progetti descritti: dalle due edizioni l’anno del corso Archivi della moda, all’ imponente archivio di textile design che FRI mette a disposizione di professionisti e tecnici della moda come generatore di occasioni creative, fino al database di fotografie di advertising che celebra la storia del tessuto imprenditoriale emiliano-romagnolo.
L’heritage dunque come poliedrico strumento di consapevolezza e conoscenza del passato ma da intendersi rigorosamente come chiave di accesso alla creatività del futuro e alla crescita delle imprese che fanno grande il nostro Paese.
Buona lettura!