Costruiamo una nuova imprenditorialità con la Scuola delle Idee di Fondazione Golinelli

In un mondo complesso e veloce come quello odierno, in cui i dati la fanno da padrone come driver di sviluppo di ogni settore, c’è ancora spazio per l’arte dell’immaginazione?

La creatività personale è una parte cruciale dell’equazione dell’innovazione

commenta Piero Formica sul Corriere Bologna di oggi.

Innesco dell’interessante analisi che il giornalista delinea tra le pagine del quotidiano, la nuova Scuola delle Idee di Fondazione Golinelli, un progetto che cerca di rispondere all’esigenza di figure professionali poliedriche, in grado di ibridare conoscenze tecniche e umanistiche, partendo dai più giovani.
Citando Formica, STEAM è un gioco ad incastro per apprendere a tutto tondo. Ecco dunque che tra le materie balza all’occhio il contrasto tra il mondo della matematica, della chimica, dell’ingegneria e dell’astronomia, con la pittura, la danza, la scrittura e il sound design. Un accostamento che però non ci sorprende nel contesto della rinomata fondazione bolognese e sembra quasi essere un evoluzione della visione del fondatore – Marino Golinelli, scomparso qualche mese fa – che del connubio tra scienza ed arte ha fatto una missione.

Ci uniamo quindi ai migliori auguri per questa nuova brillante iniziativa di cui condividiamo appieno i valori, perché possa instradare le nuove generazioni ad una nuova imprenditorialità illuminata.