L’impegno di F.FRI e FITSTIC per i futuri talenti del settore
Prosegue la collaborazione tra Fondazione Fashion Research Italy e FITSTIC (Fondazione Istituto Tecnico Superiore Tecnologie Industrie Creative). Dopo la firma di una Convenzione di Partenariato che unisce le due realtà nell’obiettivo comune di formare i futuri protagonisti delle industrie creative della nostra Regione.
Martedì 21 febbraio, Fondazione FRI ha accolto i 24 studenti del secondo anno del corso ITS Tecnico superiore per la comunicazione e il marketing digitale, con sede a Bologna, per una intensa mattinata di visita e formazione sui temi dell’heritage d’impresa e del brand storytelling. Dopo una visita al polo espositivo e formativo F.FRI la classe, guidata da Elisa Fulco – docente, saggista ed Heritage Communication and Storytelling consultant – ha avuto modo di accedere all’Archivio di Textile Design. Composto da oltre 30.000 disegni su carta e tessuto, custoditi in due caveaux in condizioni di temperatura e umidità controllate, e da una biblioteca di oltre 5.000 volumi di ispirazione iconografica, il patrimonio archivistico racconta le radici del Made in Italy ed è un caso di studio per la curatela dell’Heritage aziendale.
Dall’Archivio all’aula, dove una lezione sullo storytelling aziendale è stata occasione per domandarci perché raccontiamo storie – la fulminante risposta che il saggista americano Jonathan Gottschall offre nel suo saggio The storytelling animal è “per sopravvivere” – e per familiarizzare con il modo con cui i brand di moda usino strumenti di storytelling per valorizzare elementi ironici o inusuali. Tra i numerosi disegni tessili, alla classe è stato chiesto di misurarsi in un workshop con un iconico disegno di Franco Moschino, tratto dalla collezione Verdure Couture del 1987. Un ironico allestimento grafico a tema ortaggi è occasione per dare vita a un ricchissimo mazzo di finocchi, carciofi e peperoni scelti poi dallo stilista per raffinare un tubino nero dal collo in rafia.
Un workshop durante il quale elaborare una comunicazione social accattivante che sfruttasse l’ironia e la polisemicità del disegno di Franco Moschino – la verdura come richiamo al mercato, alla natura morta, alla quotidianità, alla sostenibilità. Dal lavoro in gruppo sono emersi richiami all’infanzia, alla storia del brand, all’Archivio di Fondazione FRI e alla sostenibilità come occasione di progresso.
