“Archivi della Moda”: gli atti della terza edizione
È appena terminata la Fall- WInter School 2018 del corso “Archivi della Moda: heritage management”, terza edizione del percorso formativo che racconta lo stato dell’arte degli archivi di moda in Italia.
Anche questa edizione si è conclusa positivamente, sia per l’energica partecipazione da parte degli studenti sia per l’opportunità di un’offerta didattica varia e approfondita, capace di raccontare in maniera puntuale delle necessità tecniche e professionali funzionali alla costituzione e al mantenimento di un archivio di moda.
Alla luce del recente interesse da parte delle aziende attorno ai concetti di brand heritage e di brand identity e la crescente diffusione della cultura d’archivio nel settore moda, le due settimane intensive di corso hanno offerto ai partecipanti una utile infarinatura sugli aspetti teorici e sulle esigenze pratiche legate alla gestione di archivi di impresa, archivi prodotto, collezioni private e fondazioni.
Tali livelli di approfondimento hanno restituito un’ampia panoramica e numerosi spunti di riflessione a chi desiderava una preparazione di base su:
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- differenze tra archivio, museo d’impresa e fondazioni;
- gli archivi a supporto di comunicazione e marketing;
- metodi e tecniche di descrizione archivistica e aspetti giuridici;
- gli archivi di moda e la descrizione archivistica della scheda VeAC;
- la valorizzazione espositiva degli archivi di moda;
- le pratiche di conservazione più comuni in ambito tessile.
A completare questa ampia narrazione teorica, anche per questa edizione sono state previste visite a prestigiose realtà del settore, per misurare le competenze acquisite durante le lezioni frontali e “tastare con mano” le complessità gestionali di un archivio di moda.
Il Massimo Osti Archive, all’interno di un affascinante loft nel cuore di Bologna, ospita le creazioni del geniale creatore dei brand P.C. Company e Stone Island; un immenso archivio prodotto che si arricchisce della collezione vintage, un archivio nell’archivio che racconta gli interessi per l’abbigliamento tecnico e militare di Massimo Osti. Divise per gruppi merceologici e per brand di competenza, le sperimentazioni tessili del suo creatore hanno permesso agli studenti di entrare in contatto con un archivio vivo, perché consultabile e a disposizione di creativi e uffici stile.
Inoltre, a corredo del focus teorico sulla figura e la carriera di Gianfranco Ferrè, gli studenti hanno passato un’intera giornata nei bellissimi spazi della Fondazione milanese dedicata al lavoro del grande stilista-architetto. Qui, oltre a visionare alcuni dei capi più interessanti dell’archivio, i corsisti hanno scoperto i bozzetti e i preziosi disegni tecnici – apprendendo i metodi di conservazione più opportuni per i materiali cartacei – e si sono misurati con il catalogo e le schede adottate dalla Fondazione attraverso un laboratorio volto a implementare le singole voci descrittive.
Grazie a questa panoramica, infarcita di linee guida teoriche e spunti di riflessione pratici, gli studenti hanno sondato tutti gli aspetti implicati negli archivi della moda, verificando come una struttura ben organizzata, uno spazio ben tenuto e una catalogazione rigorosa (ma agile!) costituiscano gli argomenti su cui un’impresa del settore moda può far leva per ottenere un riscontro commerciale e, di conseguenza, un riconoscimento sociale.
I brand che hanno alle spalle una storia produttiva più lunga non possono rinunciare al loro heritage e hanno anzi il dovere di investire in un archivio ben strutturato e su figure professionali qualificate, in grado di mettere a frutto il portato culturale dell’azienda diffondendo i valori del brand di riferimento, anche in armonia con le strategie di comunicazione e marketing.
Per questo motivo la Fondazione Fashion Research Italy prevede una quarta edizione del corso, una nuova Summer-School “Archivi della Moda. Heritage management” per dare seguito al percorso di formazione più completo per la conoscenza e la gestione degli archivi di moda e soddisfare le numerose domande di partecipazione pervenute nelle scorse edizioni.