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Fashion Journal

Icone della moda

Giorgio Armani: lunga vita al Re!

I Maestri dello stile sono gli autentici visionari: ereditano la cultura, la frantumano e la ripropongono cambiata. Coloro dopo i quali la storia della moda non è più la stessa. Solo i grandi sono in grado di cambiare la direzione delle trasformazioni, coniugando la creatività con l’evoluzione della società, incarnandone i movimenti, le conquiste, l’emancipazione. Giorgio Armani è tra questi, consacrato nell’Olimpo di chi ha rivoluzionato i dettami del vestire e influenzato generazioni di designer. E’ lo stilista italiano per antonomasia, acclamato in tutto il mondo, l’unico a mettere d’accordo pubblico e critica, adorato dal jet set e riconosciuto universalmente per il suo irripetibile tocco “quiet luxury”, che consente alla sobrietà di non annoiare mai.

“Giorgio the Gorgeous” ha creato indelebili e riconoscibili canoni di eleganza, italiana ma di respiro internazionale. Ha rivoluzionato le certezze del vestire e scardinato il rigore sartoriale classico, restituendone un nuovo, coerente e immortale. Scopriamo insieme l’intramontabile Giorgio Armani e il suo universo.

Alla corte di Re Giorgio

Sta per raggiungere la soglia dei 90 anni, dei quali 60 vissuti nella moda, dapprima comprimario e poi finalmente protagonista. Milanese di adozione, piacentino di nascita, passa dalle vetrine della Rinascente alla creazione di un marchio proprio, passando per prestigiose collaborazioni, come quella con Nino Cerruti.
Esordisce in prima persona nel 1974, a Firenze, quando la settimana della moda si svolgeva nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, ma negli anni a seguire la sua carriera e il suo quartier generale si consolideranno a Milano, nuova capitale della Moda, inaugurando la grande e irripetibile stagione dei grandi stilisti italiani, il prêt-à-porter di fama mondiale e l’ufficiale consacrazione del Made in Italy nel mondo.

I capisaldi dell’Armani Style

La sua cifra stilistica lo rende inconfondibile. Sono consegnati alla Storia come classici le sue giacche destrutturate dalle proporzioni confortevoli, unisex, private delle rigidità dei supporti interni, fodere e spalline, i volumi fluidi, i colori sobri e raffinati, il “greige” un grigio scaldato dalla nuance cremosa del beige, il suo particolare e onnipresente blu, i capispalla che perdono i révers sotto l’influenza dei minuti colletti orientali (il “cosiddetto” collo alla coreana, che in realtà è di origine cinese), i pantaloni morbidi senza la piega stirata, liberati anche dalle pinces.

Ha trasformato anche i codici estetici femminili, proponendo una donna che prende spunto dal guardaroba maschile senza travestirsi, scegliendo una fluidità che tratteggia una immagine sobria, accarezza la silhouette senza segnarla o esasperarla, anticipando di decenni il concetto “genderless”. Nel 2005 è il principale portavoce del prêt-à-porter e si lancia in una nuova impresa, la Couture, con un percorso praticamente inverso rispetto ai predecessori, che sono sempre partiti dall’Alta Moda e dalla sartoria. Giorgio Armani Privé fino ad oggi ha sfilato a Parigi, tra i maestri couturier, espressione suprema di stile, artigianalità e cultura della moda, con collezioni ricche di citazioni colte, dall’Orientalismo all’arte.

L’universo Armani

E’ complicato sintetizzare l’universo Armani senza dimenticare qualcosa, è una filosofia del vestire che occupa un capitolo fondamentale del Costume, ma rappresenta una punta di diamante nel mercato, sia come creativo che come imprenditore. Uno dei più illustri “portabandiera” del Made in Italy che incarna non solo della moda. La sua onda creativa ha infatti esplorato ogni segmento.

Hollywood veste Armani

Dagli anni ’80 il grande debutto nel Cinema internazionale. Resta nell’immaginario l’immagine di Richard Gere, incarnazione del fascino e dell’eleganza, in American Gigolò: la sequenza delle camicie abbinate alle cravatte e alle giacche è ancora oggi una scena cult che esalta il gusto particolare dell’essenzialità raffinata dello stile di re Giorgio. Da allora divi e dive di Hollywood vestiranno Giorgio Armani, nei film e nei più importanti red carpet.
Quest’anno, per suggellare il felice sodalizio con il mondo della celluloide, in occasione dell’ottantesima edizione del Festival del Cinema di Venezia, lo stilista imprenditore, simbolo del Made in Italy più amato al mondo, è stato premiato con il Leone D’Oro n vetro di Murano.

Sport & Style

Il mondo dello sport italiano infatti veste Armani, che spesso ha firmato le divise degli azzurri nelle competizioni internazionali. Tra le collaborazioni più conosciute i calciatori della Nazionale Italiana ai Mondiali USA del 1994, la delegazione italiana alle Olimpiadi di Rio del 2016 con la linea EA7, creata nel 2004, che vestirà ancora gli atleti azzurri e i campioni paralimpici in occasione dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, e Olimpiadi Invernali di Milano Cortina del 2026.

A tavola con stile

Dopo gli abiti gli accessori, la casa, i profumi, i cosmetici e il cibo. Partendo da un grande concept store in via Manzoni a Milano per celebrare i primi 25 anni di carriera nel 2000, ha volto lo sguardo verso la ristorazione, con una illuminata intuizione che ha precorso i tempi, estendendo il marchio a tutto ciò che concerne il lifestyle, ottenendo credibilità e riconoscimenti. Attualmente infatti il Ristorante dell’Hotel Armani Milano vanta una stella Michelin. Il Gruppo ha anche inaugurato a Bologna un Emporio Armani Caffè e Ristorante all’interno della prestigiosa Galleria Cavour, il cuore dello shopping di lusso della città.


Alessandra Lepri
Giornalista e comunicatrice, con una laurea in Filologia Romanza nel cassetto, ha scritto per riviste internazionali specializzate destinate al trade e curato rubriche sulle tendenze di Moda. Ha intervistato i grandi protagonisti del settore dagli anni Novanta ad oggi, per magazine, emittenti tv e radio e insegnato nelle più importanti scuole di Moda italiane. Attualmente cura la Comunicazione e Ufficio Stampa per uno storico brand di accessori. È appassionata di abiti con la spietata attitudine di una “serial shopper”.

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