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Fashion Journal

Eco Fashion

Sostenibilità e tracciabilità dei filati: l’esempio di Zegna Baruffa

Un’azienda, tre marchi, oltre 170 anni di attività e un punto di riferimento fondamentale: la produzione made in Italy. La storia di Zegna Baruffa Lane Borgosesia inizia nel 1850. Il fondatore Carlo Antongini era un milanese che aveva partecipato ai moti rivoluzionari del 1848 e si era rifugiato in Valsesia, nell’alto Piemonte, per evitare una condanna quasi certa. In quell’area, situata lungo la via del passaggio delle greggi verso Biella, Antongini si era dedicato alla filatura a pettine delle lane. Proprio lungo le sponde del fiume Sesia, avvenivano infatti la tosa delle pecore e il lavaggio della lana.
Da quell’esordio sarebbe nata una delle principali realtà tessili d’Italia: Zegna Baruffa Lane Borgosesia. Tuttora legata a quella materia prima, parte dalla lana per arrivare al filato più raffinato, passando attraverso ricerca, colore e tecnologia.

QUALITÀ SOSTENIBILE

Oggi Zegna Baruffa rappresenta non soltanto la storia del filato italiano, ma anche un punto di riferimento per la transizione ecologica del suo comparto. L’azienda, infatti, ha quattro bilanci di sostenibilità alle spalle, con tanto di validazione da parte di un soggetto terzo indipendente come Deloitte & Touche. La scelta di darsi uno strumento di valutazione dei passi in avanti compiuti in ambito sostenibilità è stata la conferma di un percorso di lungo termine, definito su alcuni punti chiave:

  • organizzazione e gestione responsabile del business;
  • strategia di innovazione e qualità di prodotto orientata ai temi di sicurezza, tracciabilità della filiera e utilizzo responsabile dei materiali chimici nei processi di produzione;
  • catena di approvvigionamento sostenibile con focus sui fornitori del territorio;
  • uso responsabile delle risorse energetiche e costante riduzione di emissioni, consumi e residui;
  • politica di risorse umane fondata su valori chiave di pari opportunità, salute e sicurezza.

“L’elemento di tracciabilità e sostenibilità è ormai una parte integrante della proposta premium di prodotto che ha costruito nel tempo la reputazione di Zegna Baruffa Lane Borgosesia sul mercato” ha dichiarato a MFF Lorenzo Piacentini, che dallo scorso novembre ha assunto l’incarico di ceo della società. “La nostra mission continua ad essere quella di offrire il miglior servizio e la massima garanzia di qualità sostenibile, alla base del valore aggiunto economico delle nostre proposte”.

DIVERSIFICAZIONE DEI PRODOTTI

Baruffa, Chiavazza e Botto Poala sono i brand su cui l’azienda piemontese ha puntato per diventare un punto di riferimento dell’alta qualità sostenibile del tessile e dei filati. Ognuno ha le proprie caratteristiche distintive e uniche. Baruffa è il marchio più rappresentativo di filati per maglieria, tra i quali spicca l’iconico Cashwool, prodotto nello storico stabilimento di Borgosesia dove vengono realizzate tutte le fasi di lavorazione secondo un principio di completa integrazione verticale. La linea Chiavazza racchiude il patrimonio della Filatura di Chiavazza, dopo la fusione nel 2009 con Zegna Baruffa Lane Borgosesia. I suoi filati di lana e cachemire sono prodotti esclusivamente con materie prime di pregio a Vigliano Biellese, sempre con ciclo produttivo interno alla fabbrica. Infine, la collezione Botto Poala viene prodotta nello stabilimento di Lessona, considerato il “gioiello” del gruppo per gli elevati standard tecnici del processo di lavorazione. Non a caso, qui è ospitato il settore ricerca e sviluppo prodotto, con tanto di laboratorio di maglieria ripensato per rispondere alle esigenze dei clienti.

SCELTE PREMIANTI

Tradizione e sostenibilità rappresentano dunque due rotaie dello stesso binario, che porta inevitabilmente alla destinazione della qualità garantita. Il mercato è disposto a riconoscere il valore di queste scelte? Secondo il CEO, la risposta è sì.

L’elemento di tracciabilità e sostenibilità è ormai una parte integrante della proposta premium di prodotto che ha costruito nel tempo la reputazione di Zegna Baruffa sul mercato.

risponde Piacentini in merito al loro contributo alla filiera tessile “In questo senso la nostra mission continua ad essere quella di offrire il miglior servizio e la massima garanzia di qualità sostenibile, che sono alla base del valore aggiunto economico delle nostre proposte”.

LA FORZA DELL’ARCHIVIO

Per un’azienda tessile, l’età non costituisce un punto debole, bensì un potenziale vantaggio. C’è uno storico di cui in pochi possono disporre e che deve essere valorizzato e presentato nel modo giusto ai propri clienti. Questo “storico” è rappresentato dall’archivio, composto di articoli consolidati e di novità realizzate in linea con la filosofia aziendale. Nel caso di Zegna Baruffa: la produzione sostenibile.

Il “vecchio” e il “nuovo” devono ugualmente essere tutelati ed è per questo che Zegna Baruffa ha accettato con entusiasmo di inserire i propri articoli all’interno di Punto Sostenibilità, il nuovo hub di F.FRI, affinchè i risultati dei propri sforzi e investimenti potessero essere compresi e condivisi da un pubblico più ampio.

“Gli archivi tessili sono l’opportunità per custodire un patrimonio di competenze uniche e rappresentano luoghi di grande spunto creativo per le nuove generazioni di professionisti e designer.

Spiega Piacentini Da sempre Zegna Baruffa Lane Borgosesia supporta realtà che abbiano come obiettivo la valorizzazione della cultura professionale e il carattere creativo del settore tessile. E la sostenibilità, tema cardine per la raccolta dei materiali del progetto di F.FRI, è assolutamente in linea con le azioni concrete e i nostri impegni dichiarati nei bilanci di sostenibilità”.


Andrea Guolo
Giornalista professionista specializzato in economia, scrittore e autore teatrale, ha pubblicato libri per le edizioni Franco Angeli, San Paolo Marsilio, Morellini, tra cui La borsa racconta (2007, Franco Angeli), Uomini e carne. Un viaggio dove nasce il cibo (2009, Franco Angeli), Costruttori di bellezza (2014, Marsilio) e #IoSiamo. Storie di volontari che hanno cambiato l'Italia (2021, San Paolo). Fondatore e direttore di ItalianWineTour.Info, attualmente scrive per gli editori Class (Mf Fashion), Condé Nast (Vogue Italia), Gambero Rosso, Gruppo Food e per altre testate italiane ed estere.

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