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Pillole di Sostenibilità: Carbon Footprint

La carbon footprint (CFP) può essere definita come il parametro che permette di determinare gli effetti dell’attività umana sul cambiamento climatico e sul surriscaldamento del pianeta.

Per misurarla è necessario quantificare il rilascio nell’atmosfera dei gas serra riconducibili non solo alla realizzazione di un prodotto ma al suo intero ciclo di vita. Quando si parla di carbon footprint di prodotto, ci si riferisce quindi all’approccio scientifico di questo indice con l’espressione “from cradle to grave“ (dalla culla alla tomba), poichè quantifica i gas emessi dal momento di approvvigionamento delle risorse a quello del loro smaltimento finale. Al fine di una applicabilità più universale a tipologie diversissime, per convenzione, la CFP si esprime in termini di Kg di CO₂ equivalente e si calcola facendo riferimento alle indicazioni (sulla quantificazione, il reporting e la comunicazione) contenute nella norma ISO 1406782.

A causa della varietà di materiali che spesso caratterizza i prodotti del settore moda e della quantità di fornitori diversi coinvolti nella supply chain, resta difficile valutare il reale effetto della produzione di ciascun capo sull’ambiente. Quel che è certo è che sono avvantaggiate le aziende che riescono ad esercitare un diretto controllo su tutti i passaggi industriali. Comprensibile dunque la difficoltà delle moltissime realtà che, viceversa, negli ultimi venti anni, hanno delocalizzato la propria produzione, sparpagliando le proprie responsabilità all’Estero o addirittura in altri continenti, in cui non vige un controllo così serrato.


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