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Pillole di moda sostenibile: Impronta ecologica

Quando si parla di impronta ecologica, Environmental Footprint, si intende in termini generali qualunque modificazione volontaria dell’ambiente – a prescindere dalle ricadute positive o negative, totali o parziali – conseguente all’attività, alla produzione o all’erogazione di servizi da parte di un’impresa.

Si tratta in realtà di un vero e proprio strumento a cui le aziende possono ricorrere per regolamentare, verificare e soprattutto veicolare all’esterno la propria azione sull’ambiente, attraverso un preciso calcolo basato anche sul Life Cycle Assessment dei propri prodotti. Per farlo le imprese hanno a disposizione una rosa di indicatori ambientali raccomandati dalla Commissione Europea da applicare alle principali categorie di impatto ambientale, come le emissioni di gas a effetto serra, l’impiego di risorse idriche, l’efficienza e lo spreco nell’impiego delle materie prime, ecc; a seguito della convalida da parte di un soggetto terzo, possono quindi quantificare e definire la propria impronta ambientale per poi sfruttarla liberamente come strumento di differenziazione dei competitor sul mercato, anche impiegando queste informazioni in apposite strategie di comunicazione e marketing.

Vale la pena sottolineare come questo calcolo parta sempre dalla stima dell’impatto di ciascun essere umano sull’ambiente. Gli autori di L’impronta ecologica, il best seller di William Rees e Mathis Wackernagel del 1996, la definiscono infatti come:

L’area totale di ecosistemi terrestri e acquatici richiesta per produrre le risorse che la popolazione umana consuma e per assimilare i rifiuti che essa stessa produce

Senza addentrarsi ulteriormente in complicati calcoli, è necessario tenere presente che al fine di tutelare le biodiversità sulla Terra, la Commissione Mondiale per l’Ambiente e lo Sviluppo indica che per ciascuna area di azione umana dovrebbe essere preservata almeno il 12% della capacità ecologica complessiva. Una percentuale purtroppo attualmente molto lontana dagli standard diffusi e difficilmente perseguibile senza un energico cambio di rotta, anche alla luce della crescita esponenziale della popolazione mondiale prevista nei prossimi decenni.

Se desideri approfondire altri aspetti legati alla moda sostenibile, leggi le altre pillole della nostra rubrica!


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