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Fashion Journal

Eco Fashion

Tracciabile e ecosostenibile, il tessuto “made in Como” di Olmetex

La tecnologia del futuro, per Olmetex, si chiama Graph-Tex. Questo nuovo brand è la punta di diamante del processo di sostenibilità avviato dall’azienda tessile comasca, fondata nel 1954 e cresciuta attraverso investimenti in tecnologia, ricerca e innovazione per dare risposte ai clienti internazionali del fashion.

Filiera controllata

Il ciclo produttivo di Olmetex parte dalla roccatura, operazione che consiste nel trasferire il filato dalla confezione di partenza (tubetto o spola) su un cono rigido, indispensabile per portare il filo su una confezione più adatta alle lavorazioni successive e nello stesso tempo a metrarlo. Seguono poi le fasi di orditura, tessitura, finissaggio e controllo di qualità, tutte supportate dai test di laboratorio. La gestione interna delle attività alza l’asticella della tracciabilità dei tessuti realizzati da Olmetex, che può vantare un controllo totale delle operazioni di filiera, passaggio indispensabile per l’ottimizzazione dei processi produttivi e per la limitazione degli sprechi.
La sua sostenibilità nasce da qui, ed è stata potenziata, negli anni, attraverso una serie di attenzioni crescenti verso gli aspetti green del tessile.

Produzione green

L’eliminazione delle sostanze dannose per la salute e l’ambiente è un processo iniziato già a partire dal 2010 ed è continuata con la trasformazione del processo industriale attraverso l’adozione di macchinari all’avanguardia, che hanno reso possibile la una progressiva trasformazione e ottimizzazione del ciclo produttivo. Olmetex si è impegnata nel tempo per eliminare l’uso del Pfc (perfluorocarburi) nel processo industriale, trovando i mezzi per ottenere soluzioni di alto livello utilizzando nuove combinazioni chimiche. Per evitare il rischio di contaminazione, sono stati inseriti macchinari innovativi per operare in modalità Pfc free. Ha inoltre fissato limiti di concentrazioni chimiche accettabili, in linea con l’elenco di sostanze vietate negli impianti che trattano materiali tessili e rifiniture di parti di abbigliamento e calzature.

Second life nel tessile

Il vero salto di qualità è legato ai processi di recupero dei rifiuti, trasformati all’interno dell’azienda in materie prime per l’abbigliamento. Qualche esempio? Newlife® è un filato high tech ecologico realizzato con filato di poliestere riciclato al 100% ottenuto da bottiglie di plastica post-consumo. R-Starlight® è un filato di poliestere a filamento continuo prodotto da Pet riciclato post-consumo. Eco-Antex® è un filo di poliestere riciclato che prevede l’utilizzo di scarti post-industriali della filiera tessile e materiale proveniente dalla raccolta differenziata degli imballaggi in Pet. Infine, Econyl® è un sistema industriale adottato da Olmetex per arrivare a un tessuto partendo da varie forme di rifiuti, tra cui le reti da pesca ormai esauste.

Prodotti ecosostenibili

Il miglioramento dei fondamentali non basta. È grazie all’innovazione di prodotto che Olmetex opera per essere ancora più green. Per questo, sta finalizzando insieme a Fulgar e in collaborazione con la multinazionale Eronik un filo prodotto partendo da semi di ricino. Inoltre, sempre con Fulgar, ha creato Amni soul eco, un filo biodegradabile che può decomporsi completamente, una volta smaltito, in circa 5 anni contro i decenni necessari per altre fibre. Graph-Tex, infine, ha dato vita a una serie di filati antisettici e che mantengono la temperatura del corpo.
Il filo conduttore di questa ricerca è immettere nel mercato tessuti che durino nel tempo, in modo che siano anche perfettamente riciclabili. La società ha come obiettivo quello di arrivare al 2025 con almeno l’80% dei propri materiali ecosostenibili: non solo per la scelta della fibra utilizzata, ma anche per tutti i prodotti di tintoria e di finissaggio.

Archivio digitale e tecnologia Rfid

L’approccio di Olmetex è quello di un’azienda che opera in un settore tradizionale (un tempo si diceva “maturo”) con modalità all’avanguardia. Gli investimenti avviati riguardano la tecnologia Rfid, necessaria per rilevare rapidamente la posizione dei pezzi in magazzino attraverso l’uso di un dispositivo speciale combinato ai microchip. Tutti i prodotti di collezione sono stati digitalizzati, arrivando alla realizzazione di un archivio virtuale dei tessuti e degli items speciali sviluppati nei suoi 65 anni di storia.

Questa storia, peraltro, era iniziata già con un obiettivo ambizioso dal punto di vista tecnico: diventare un punto di riferimento, in Italia e nel mondo, nell’ambito dell’idrorepellezza. Una forte attenzione alle certificazioni, con l’iter avviato a conclusione per l’ottenimento della Iso 45001 (gestione della salute e della sicurezza sul lavoro).

Tre uscite, due volte l’anno

I tessuti tecnici “made in Como” di Olmetex sono sviluppati in collaborazione con un team di designer internazionali. Le collezioni sono suddivise in tre uscite, una per la stagione invernale e una per quella estiva: si chiamano Dream, Concept e Touch. Le fibre realizzate sono cotone, nylon, poliestere, lana, seta, viscosa e lino, che danno origine a tessuti tinti in filo o in pezza, sviluppati sia da telai a licci che da macchine jacquard. La personalizzazione per il cliente è un altro dei vanti aziendali ed è possibile proprio grazie all’impianto di tessitura interna.


Andrea Guolo
Giornalista professionista specializzato in economia, scrittore e autore teatrale, ha pubblicato libri per le edizioni Franco Angeli, San Paolo Marsilio, Morellini, tra cui La borsa racconta (2007, Franco Angeli), Uomini e carne. Un viaggio dove nasce il cibo (2009, Franco Angeli), Costruttori di bellezza (2014, Marsilio) e #IoSiamo. Storie di volontari che hanno cambiato l'Italia (2021, San Paolo). Fondatore e direttore di ItalianWineTour.Info, attualmente scrive per gli editori Class (Mf Fashion), Condé Nast (Vogue Italia), Gambero Rosso, Gruppo Food e per altre testate italiane ed estere.

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