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Fashion Journal

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WP Lavori in Corso: 40 anni di ricerca e stile

L’impatto di alcuni brand sul pubblico, il loro modo di portarli in un proprio mondo, è talmente forte che a volte non si tratta più di vendere solo un prodotto, ma uno stile di vita. È il caso di WP Lavori in Corso, gruppo cosmopolita dalle radici bolognesi da sempre emblema di dinamismo ed energia, che oggi celebra i quarant’anni di attività.
Lo fa con WP Stories, un’operazione culturale degna di nota su cui la Presidente e Ceo Cristina Calori ci svela qualche curiosità.

ll viaggio nell’heritage

WP Stories è un racconto multicanale che accompagna il pubblico alla scoperta della lunga storia di WP Lavori in Corso, mettendone in luce valori e intuizioni. Sul sito web, una ricca timeline digitale ci introduce alle tappe più significative di oltre quattro decenni di ricerca e selezione di capi, accessori e libri, tra fiere, charity shop, flea markets e negozi vintage di tutto il mondo.

Tutto ha inizio nel 1982 da un primo lungo viaggio negli States di Giuseppe Calori con la figlia Cristina. Torneranno con i celebri mocassini Desert Sons, ispirati alle silhouette dei Nativi Americani, e le leggendarie giacche in pelle Vanson. A questo ne seguiranno molti altri, galeotti di innumerevoli scoperte di etichette d’oltreoceano allora perlopiù sconosciute. I parka Woolrich, ideali per sopportare il freddo delle celle frigorifere; le calzature Paraboot, fornitore ufficiale dell’esercito francese e i pullover di Inverallan, filati a mano a partire dai pattern tipici dei pescatori scozzesi. Come dimenticare poi il cappellino Interstellar Propeller indossato dai gemelli Pinco Panco e Panco Pinco di Alice nel Paese delle Meraviglie. Ma la lista delle collaborazioni sarebbe infinita, basti pensare a quelle timeless con Vans e Barbour che ne hanno consolidato il successo e la riconoscibilità.

Non mancano le pubblicazioni da collezione: WP Stories. 10 Years Out of Fashion, 20 Years of W.P. Lavori in Corso e Thirty Years of Research in Style. Tra queste, anche i particolarissimi cataloghi a fumetti anni ‘80-’90, frutto della collaborazione con noti artisti, anche del panorama musicale come gli emiliani Pavarotti, Dalla e Cremonini.

E arriviamo al 2022 con l’apertura dell’archivio storico WP a professionisti e appassionati di moda.

L’archivio storico

Questo tour virtuale si concretizza tra gli stand dell’affascinante archivio fisico. 80.000 pezzi unici, frutto dell’integrazione degli eterogenei patrimoni acquisiti nel tempo. Nel 2011 è stata ad esempio la volta di Baracuta e nel 2014 dell’archivio aziendale Ferré, comprensivo delle collezioni storiche dello stilista.

Una selezione molto vasta suddivisa in due sezioni: la prima include tutti i capi storici, dall’equipaggiamento militare, alle t-shirt vintage fino alla vecchia attrezzatura da skate; la seconda è dedicata al portfolio WP, rispettando l’andamento cronologico di acquisizione dei brand che sono passati al gruppo in tutti questi anni.
Ma ancora più importante, commenta la CEO, è la sua digitalizzazione “Un processo che è stato iniziato e che continuerà imperterrito nella sua definizione. Ci darà una grande mano e sicuramente sarà d’aiuto anche per chi lo visiterà”.

E forse la domanda che interessa alla maggior parte di voi che ci state leggendo: in che modalità questa meraviglia sarà fruibile dal pubblico? “Dobbiamo ancora mettere alcuni punti, in questa prima fase sarà accessibile soltanto su prenotazione. Chiunque potrà chiedere un appuntamento per visitarlo ma è particolarmente interessante per chi si occupa di prodotto e di stile”.

Le WP Stories

Alcuni illustri visitatori hanno già varcato le porte dell’archivio storico, registrando il loro parere in una serie di video che completano lo storytelling multimediale di WP Stories. Un sogno che è diventato realtà per molti di loro, il cui approccio ad un siffatto patrimonio è stato unanime come ci racconta Cristina Calori: “La prima reazione, comune a tutti gli intervistati, è stata un’espressione di sorpresa e incredulità, seguita da una grande curiosità e desiderio di toccare quasi ogni singolo capo, prenderlo in mano e osservarne i dettagli con attenzione. Di questo siamo stati molto contenti. Vuol dire che il nostro lavoro quotidiano, che oggi trova la sua parzialmente definitiva composizione, sia effettivamente apprezzata da tutti coloro che vengono a conoscenza dell’Archivio”.

Tra questi creator, designer, dirigenti e fondatori delle varie label, invitati a raccontare il loro rapporto con i capi iconici. A firmare il primo episodio è Samutaro, all’anagrafe Samuel Trotman, Trend Consultant e Content Creator della piattaforma che porta il suo nome. Con palpabile entusiasmo, ha condiviso i suoi must have degli anni ‘80/’90: dalla G9 di Baracuta, meglio nota come Harrington Jacket, alla Beaufort in cotone cerato, emblema del look british di Barbour che si presta ad upcycling artistici fino all’abbigliamento outdoor firmato Filson, per proteggere i cercatori d’oro dell’Alaska.
È stata poi la volta di Chris Corrado, consulente creativo newyorkese, che ha ripercorso la leggenda dietro a B.D. Baggies. Ricorderete lo storico brand delle “camicie nel sacco” dall’attitude rilassata e disinvolta che richiamano la tradizione dei college americani degli anni ‘50.
Ma ce ne aspettano molto altri.

La filosofia di WP Lavori in Corso

“La maggior parte dei giovani italiani ed europei a quei tempi non aveva nemmeno sentito nominare questi marchi, immaginatevi il loro stupore nel vederli accostati tutti insieme in un unico spazio” ricorda Samutaro.
Come ci dicevamo in apertura, infatti, WP Lavori in corso è stato pioniere non solo di stile ma di un vero e proprio concept con cui proporlo. Lontano dalla classica boutique italiana, il primo retail aperto nel 1985 in via dei Mille a Bologna guardava più al modello dei general store americani dove moda, fotografia, letteratura e design si mescolano per ricreare i contesti di provenienza dei brand proposti.

Un melting pot culturale e artistico che, come ci spiega Calori, non ha però mai tradito la filosofia radicata in WP incentrata sulla genuinità nel costruire prima di tutto rapporti sinceri con tutti gli stakeholders, dai clienti finali risalendo il canale fino ai clienti wholesale e ai nostri fornitori.

Quali saranno dunque le prossime mete di questo brand sempre in divenire? Le pagine di MF Fashion titolano della registrazione di alcuni brand sul Metaverso.
Alla prossima tappa!


Cecilia Bidorini

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