Fashion Week: la moda remixa i trend del passato in chiave moderna
DI SERENA REVETRIA
Ogni generazione ride delle mode vecchie, ma segue religiosamente quelle nuove
(H.Thoreau)
LA PERCEZIONE DELLA MODA AL CAMBIARE DELLE GENERAZIONI
Quante volte sfogliando l’album di famiglia e guardando le foto dei nostri genitori e parenti quando erano giovani abbiamo esclamato: “Che ridicoli…ma come si vestivano? Io neanche se mi pagassero indosserei una cosa del genere. Figuriamoci!”. Ecco, già solo per il fatto di aver pronunciato queste parole sappi che la moda, in qualche modo, te la farà pagare. E mentre ti affretti a guardare le sfilate e i trend dell’ultima fashion week milanese, cercando di capire quali saranno i tuoi acquisti per la prossima stagione, scatta la legge del contrappasso del fashion industry che, dopo anni, assurge a must have della stagione proprio quel tailleur con giacca oversize con tanto di spalline che avevi aspramente criticato a tua madre e che adesso vedendolo sfilare in passerella pensi “bellissimo! sarà il mio prossimo acquisto!”.
L’IMPORTANZA DELLA MEMORIA. IL FONDO RENZO BRANDONE
La moda attinge continuamente da se stessa per poi ritornare, ma mai uguale, segue un movimento a spirale. Come diceva luminosamente Barthes, saggista, critico letterario, linguista e semiologo francese, la moda è la rotazione dei possibili è l’idea che ci sono alcune possibilità che vengono sfruttate in maniera circolare, anche se poi non si ritorna mai allo stesso punto. Proprio da questo movimento ciclico del processo creativo nasce l’importanza per gli stilisti di avere una memoria del passato, che permetta loro dal confronto con esso di dare vita al nuovo. Con questo obbiettivo nascono attività come quelle del Fondo Renzo Brandone, assicurato e catalogato dalla Fondazione Fashion Research Italy, che rappresenta un inestimabile patrimonio di textile design, con oltre 5.000 volumi e circa 30.000 disegni tessili su carta e stoffa appartenenti a una nota ex converter di Milano, Silkin. Sempre più stilisti e designer traggono ispirazione dal passato e si affidano alla consultazione dell’archivio per la creazione delle loro new collection. Tra gli altri la fiorentina Chiara Boni, alle redini del brand La Petite Robe che ha scelto, tra i circa 30.000 pezzi di textile design custoditi nei caveau della Fondazione, un disegno dall’intricata texture vegetale. Rivisto, variantato in sfumature del rosa e del verde e stampato su un tessuto stretch, ha arricchito due abiti da cocktail della collezione primavera-estate 2017 che hanno sfilato a New York nel settembre 2016.
FASHION WEEK, I TREND E CONFRONTO CON IL PASSATO
A ritornare non sono soltanto i modelli ma anche le fantasie e i colori, che cambiano gradiente, luminosità e intensità e si fondono con le esigenze e le visioni del presente, pur rimanendo ancorati alla matrice del passato. E allora al via alla fashion week milanese che propone una SS 2018: Sporty. Artwork. Furry. Animalier. Shearling. Romantica, Rétro. Denim. Over Size. Biker. Colore. Ruches. Maschile. Scintillante. Rosso. Multi zip. Hi-tech. Mille righe. Double check. Black. Grafismi. Pelle. Blu notte. Ma la bella stagione targata 2018 sarà sopratutto all’insegna del Flower Power! Con la primavera vedremo sbocciare fiori declinati in tutte le loro colorazioni e varianti, dalla classica rosa rossa a quella fucsia utilizzata da Gucci nella collezione Resort 2018, nell’abito lungo a base bianca. Rose che per colore e stile ricordano quelle di un disegno tessile su carta contenuto all’interno dell’Archivio del Fondo Brandone, datato 1992. Gucci, non si limita solo alle rose, si sbizzarrisce con i colori e con i fiori inserendo crisantemi all’interno di una gonna amaranto trapuntata abbinata ad una giacca dal blu intenso e cangiante con fantasia brocccato damascato e maxi spalline. Il completo richiama per fantasia e colori un frammento di tessuto in seta jaquard francese risalente al 1910, anch’esso contenuto all’interno del Fondo Brandone. Collegamento tra passato e presente anche per il bouquet di fiori dal carattere decisamente più rock che Dolce e Gabbana ha pensato per l’uomo, mixando fantasie fiorate su base nera e animalier, per camicie dal carattere street-pop. Fiori anche per Moschino che nella sua pre-collezione primavera estate 2018 inserisce rose dal disegno più classico e dai colori più tenui e delicati su una base bianca all’interno di un tailleur di jeans patchwork.