Archivi della Moda: dalla conservazione alla valorizzazione dell’heritage
Archivi della Moda. Dalla conservazione alla valorizzazione dell’heritage, questo il titolo dell’Open Day tenutosi questa mattina online per raccontare gli argomenti a cui saranno dedicati i prossimi appuntamenti del percorso formativo Archivi della Moda, in calendario per febbraio 2021.
Archivi della Moda. La conservazione e l’esposizione dei materiali
Quando si custodisce un archivio storico, soprattutto di natura tessile e moda, è necessario trattarne i materiali attraverso una corretta manutenzione ordinaria e, quando necessario, rivolgersi ad un restauratore per la manutenzione straordinaria. In base al tipo di materiale, alla frequenza con cui si maneggia, al luogo in cui si conserva, infatti, sarà opportuno prevedere diverse azioni. Dallo spolvero, alla pulizia fino alla corretta piegatura dei materiali e, naturalmente, al controllo di eventuali minacce in corso da parte di tarme e microrganismi. Piccoli accorgimenti e grandi interventi richiedono delle competenze che non è possibile improvvisare e che sarà possibile passare in rassegna durante il corso in partenza il 10 febbraio 2021, grazie alle lezioni delle restauratrici tessili e di prodotto moda Elisa Zonta e Simona Fulceri.
Se debitamente conservati e catalogati, i materiali d’archivio possono poi diventare un serbatoio di idee per il rebranding di prodotti iconici, ma non solo. Possono anche dar vita a percorsi espositivi sulla storia aziendale in grado di accrescere la reputazione sul mercato attraverso un’operazione di natura culturale, ma che promette importanti ricadute anche a livello commerciale. Da Max Mara a Emilio Pucci, sono molti i brand che hanno compreso l’importanza di investire nella valorizzazione delle proprie radici dando vita a meravigliosi eventi espositivi in cui hanno messo in scena storia e identità. Ce ne parleranno Federica Fornaciari di Max Mara e Dolce Cioffo di Vivienne Westwood.
Archivi della Moda. Heritage Marketing per l’impresa
L’archivio di impresa dunque come custode delle radici e dei valori di un brand e come testimone dei successi che lo hanno reso riconoscibile nel tempo: ingredienti che sono alla base di una strategia di marketing di successo, perché orientata a estrapolare dal racconto aziendale il suo DNA. Tutte le avventure imprenditoriali (anche in assenza di un marchio su cui puntare) hanno un’identità e l’archivio storico può e deve raccontarne la stratificazione nel tempo, anche riferendo della importantissima relazione che l’azienda intrattiene con il territorio e la comunità. Di questo e di molti altri argomenti parlerà invece Marco Montemaggi di Museimpresa, spiegando attraverso numerosi case study i contorni del concetto di heritage marketing e delle sue potenzialità di business.
Ma il marketing – si sa – evolve molto velocemente e le ricadute digitali di queste premesse sono potenzialmente ancora inesplorate. Non basta curare il proprio archivio e conservarlo nel migliore dei modi, se poi le storie in esso contenuto non vengono debitamente valorizzate. Un caso interessante di come riuscire ad attualizzare il proprio storico in ottica digitale e di coinvolgimento attivo del fruitore è senz’altro quello di Slam Jam, multibrand di streetwear del lusso che ha diligentemente riordinato il proprio patrimonio fisico per proiettarlo nel web, rendendolo un’occasione di accrescimento culturale aperto a tutti.
Tutti questi e molti altri argomenti correlati saranno oggetto dei corsi Archivi della Moda. La conservazione e l’esposizione dei materiali – che si terrà dal 10 al 12 febbraio 2021 e vedrà anche un workshop sulla progettazione espositiva a cura di Alessandra Arezzi Boza – e di Archivi della Moda. Heritage Marketing per l’impresa che si terrà dal 24 al 26 febbraio 2021 e sarà arricchito delle docenze di Simona Lumachelli, Chiara Arisi, Matteo Milaneschi e Achille Filipponi di Nationhood.
Da oggi, sono aperte le iscrizioni, vi aspettiamo numerosi nelle nostre aule virtuali FRI!
Per maggiori info, visitate il nostro sito o scrivete a silvia.zanella@fashionresearchitaly.org.