Fashion Journal

Archivi Moda

Archivi della moda: riviviamo la quinta edizione!

Da poco si è conclusa la Fall-Winter School Archivi della Moda: heritage management, corso di alta specializzazione arrivato alla quinta edizione che fornisce linee guida generali sul tema degli archivi di impresa moda e registra un quadro della situazione in Italia attraverso le testimonianze di professionisti del settore.

Il corso si è concluso in modo più che positivo da due distinti punti di vista: quello didattico per la grande qualità delle lezioni e per la copertura di numerose tematiche toccate e quello partecipativo degli studenti che si sono dimostrati interessati e curiosi.
Sempre più oggi l’archivio diviene un tema caldo e le aziende si stanno sensibilizzando perché possedere una storia, e quindi una memoria, costituisce un’arma per differenziarsi dalla concorrenza e per mettere in atto strategie di business e di comunicazione vincenti, per non parlare del concetto della responsabilità sociale d’impresa che si porta dietro.
Le lezioni hanno inquadrato il tema degli archivi di moda a trecentosessanta gradi:

  • dalle basi teoriche dell’archivistica d’impresa e più in particolare dell’archivio di moda;
  • alle pratiche di conservazione in ambito tessile;
  • alla catalogazione con presentazione della scheda VeAC e di schede legate al disegno tessile, al libro campionario e alla calzatura;
  • ai software di catalogo esistenti;
  • alle chiavi di lettura comunicativa e di valorizzazione dell’archivio di moda, fornendo una preparazione base e svariati punti di riflessione.

Questa edizione ha avuto un focus particolare sulle antesignane della moda ospitando parenti delle Sorelle Fontana, che hanno portato la loro esperienza di costituzione della Fondazione Micol Fontana creata al fine di ricordare il nome di queste grandi stiliste, e la curatrice nonché la restauratrice dell’Associazione Germana Marucelli che hanno presentato un caso maggiormente incentrato sullo studio dei capi di quest’altra grande innovatrice della moda italiana.

Ad integrazione delle lezioni frontali non sono mancate anche quest’anno visite ad importanti realtà del settore per vedere applicato quanto ascoltato in aula e comprendere le complessità operative che ogni giorno un archivista si trova ad affrontare.

La prima settimana gli studenti hanno visitato due realtà emiliano romagnole assai diverse tra loro: l’Archivio di Miss Deanna e il Massimo Osti Archive.

  • L’Archivio di Miss Deanna, nota azienda di maglieria del reggiano, ci ha accolto nell’ex stabilimento produttivo, da quindici anni riconvertito ad archivio tra capi in maglia dei più grandi brand di tutto il mondo prodotti dalla stessa ditta o acquistati nel corso del tempo. L’archivio è consultato ogni giorno dai medesimi marchi che un tempo producevano con Miss Deanna e da nuove promesse che trovano qui fonte di ispirazione per intrecci e per tagli. Accanto ai capi va ricordata la biblioteca di settore che conserva anche numerosissimi book di sfilata che raccontano l’evoluzione della moda degli ultimi decenni;
  • Il Massimo Osti Archive si trova in un’affasciante location dai mattoni a vista, situata nel centro storico di Bologna e conserva le creazioni all’avanguardia, dal punto di vista tecnologico e della tintura, provate e brevettate da Massimo Osti, fondatore dei brand P.C. Company e Stone Island. Oltre a centinaia di capi con tutte le prove di bagno di colore conservate allegate, si possono ammirare i campionari di tessuto divisi per fornitore e le cartelle colore, classificate a mano con grande perizia, indice di uno spirito catalogatore ante litteram;

La seconda settimana, l’acqua alta a Venezia ci ha costretto ad un cambio di programma che ha portato i partecipanti ad alcuni incontri molto stimolanti.

  • La mattina hanno visitato il Museo del Tessuto di Prato alla scoperta di come un’istituzione che ha una vocazione pubblica espone i pezzi tessili storici e contemporanei che raccontano la vocazione tessile di questa città toscana, il suo legame con gli stracci e le coperte. Interessanti sono stati gli approfondimenti di natura conservativa sulle scelte delle teche e dell’illuminazione. Inoltre hanno avuto la grande occasione di poter accedere al laboratorio di restauro dove hanno potuto ammirare due capi antichi della Turandot in corso di restauro e potuto vedere tutti gli strumenti che vengono usati per riportare i tessili al loro splendore;
  • Il pomeriggio gli studenti sono stati ospiti del Lanificio Marco Lucchesi che per la prima volta ha accolto un gruppo e che si trova in uno spazio davvero suggestivo in quanto addossato alle mura storiche di Prato. In questo caso si è constatato l’uso che un’attività ancora in essere fa del suo patrimonio, organizzandolo e allestendolo in modo molto scenografico in uno spazio espositivo che funge in primis da show room. Il patrimonio si compone di libri campionario prodotti sia dall’azienda che acquistati per motivi ispirazionali, migliaia di “babbi” ovvero tessuti in cachemire, seta, lana e altre fibre prodotti dagli avi degli attuali proprietari da cui si continuano a generare i “figli” ovvero le varianti, ma anche oggetti appartenuti all’azienda dal primo calcolatore, al Solex con cui il bisnonno Lucchesi si muoveva per gli ampi locali a macchinari tessili.

Grazie a questo corso, gli studenti hanno acquisito un’infarinatura sulla costituzione e gestione di un archivio di moda, testando con mano quanto sia importante organizzare in modo logico i materiali e catalogarli al fine di poterli rintracciare in modo agile e veloce per l’uso quotidiano che ne viene fatto. Un’azienda dotata di archivio racchiude in sé un valore enorme che può spendere per creare nuovi prodotti, rilanciarsi, comunicare all’esterno il proprio DNA, ottenendo riscontri commerciali e riconoscimento sociale.

La Fondazione Fashion Research Italy crede fermamente nell’importanza strategica che gli archivi rivestono per le imprese moda in questo preciso momento storico e per questo prevede una sesta edizione del corso, la Summer-School Archivi della Moda. Heritage management, per soddisfare le numerose domande di partecipazione pervenute nelle scorse edizioni.


Silvia Zanella
Archive Assistant dell’archivio della Fondazione Fashion Research Italy di Bologna, si è occupata della catalogazione e del condizionamento dei diversi fondi archivistici sin dalla loro costituzione, svolgendo anche attività di formazione sulle tematiche dell’archivistica di moda e dei processi di stampa tessile. Ha conseguito la laurea magistrale in Storia dell’Arte presso l'Università di Firenze e nella medesima città ha svolto uno stage post laurea presso il Museo Salvatore Ferragamo, dove ha collaborato all'organizzazione della mostra Un palazzo e la città, affiancando le attività della Direzione.

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