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In un mercato dinamico e competitivo come quello del fashion, sono sempre di più i brand che investono nel proprio heritage alla ricerca di storie emozionali con cui raccontarsi e distinguersi dai competitor.
Gli archivi di impresa moda, possono rivelarsi un grande strumento quale fonte di storytelling grazie alla creazione di nuovi concept narrativi, al rebranding di prodotti iconici, alla riattualizzazione di campagne pubblicitarie e all’allestimento di vetrine e mostre che celebrano la memoria aziendale e ne veicolano il portato culturale.
Le potenzialità comunicative di questo patrimonio sono oggetto del quinto modulo del corso Archivi della Moda, attività fondante della formazione di F.FRI.
LO STORYTELLING COME CHIAVE DI COMUNICAZIONE PER LA MODA
Con Alberto Caselli Manzini, Fashion Curator e Docente.
La valorizzazione dell’heritage e della brand identity aziendale passa sempre più spesso per la capacità di raccontare il proprio passato; per farlo, sono necessarie numerose competenze che fanno dello storytelling la chiave per rendere parlanti anche i materiali di archivio. Gli interventi della giornata illustreranno metodi e strategie sottesi alla comunicazione in ottica narrativa dell’identità di marca.
COMUNICARE LA MODA, DALL’ANALOGICO AL DIGITALE
con Elisa Fulco, Heritage Communication and Storytelling Consultant. E con Simone Sbarbati Co-Fondatore e Direttore di Frizzifrizzi Magazine
Gli archivi della moda sono straordinari contenitori di memoria, da attivare non solo per veicolare al meglio la propria identità di brand sul mercato, ma anche per tutelare percorsi professionali e d’impresa ormai conclusi o alimentare i concept di mostre dal valore sociale ed educativo.
In questo modulo attraverso la testimonianza di due figure emblematiche del settore comprenderemo come leggere ed interpretare gli oggetti contenuti in un archivio di Moda e come restituirne la storia, l’essenza e il valore culturale attraverso l’uso dei mezzi di comunicazione analogici e digitali e come portarli in una dimensione medializzata.
VISITA GUIDATA Linea Più, Campi Bisenzio (FI)
Linea Più nata nel 1975 per volere di Giuliano Coppini, è tra i leader mondiali nella ricerca, sviluppo e produzione di filati per la maglieria.
I prodotti esclusivi che in quasi cinquant’anni di attività ha portato sul mercato Linea Più, hanno influenzato la Storia della Moda in quanto hanno ispirato e dato vita a collezioni innovative e sperimentali in collaborazione con le Maison più importanti.
Attraverso la visita dell’Archivio storico di Linea Più i corsisti avranno la possibilità di vedere da vicino i filati che hanno reso celebre l’azienda sotto forma di cartelle colore, punti maglia e capi finiti provenienti dalle Maison.
VISITA GUIDATA Manteco, Montemurlo (PO)
Manteco rappresenta la fusione tra storia e innovazione.
Immersa nel distretto laniero di Prato, porta con sé i valori tradizionali di questo territorio, legati al riciclo della lana partendo da capi dismessi, ma aggiungendogli un nuovo e ulteriore significato in relazione all’ambiente e al consumo di materie prime.
Manteco infatti è un’istituzione per quanto riguarda lo sviluppo e realizzazione di prodotti con caratteristiche sostenibili in quanto le fibre derivano da scarti tessili e il processo di produzione è a basso impatto ambientale tracciato e certificato.
I panni di lana riciclata realizzati da Manteco solcano le passerelle all’interno di collezioni di importanti brand internazionali e impreziosiscono le collezioni di studenti di Moda che collaborano con l’azienda per progetti didattici.
La visita presso la sede di Manteco darà la possibilità ai corsisti vedere attraverso un percorso didattico il processo produttivo di MWool e ReviWool.
L’uscita si concluderà con la visita all’Archivio Manteco nella quale i corsisti potranno vedere e toccare i tessuti finiti e osservare come i brand li hanno interpretati.
Logistica a carico del corsista
LO STORYTELLING COME CHIAVE DI COMUNICAZIONE PER LA MODA
Con Alberto Caselli Manzini, Fashion Curator e Docente.
La valorizzazione dell’heritage e della brand identity aziendale passa sempre più spesso per la capacità di raccontare il proprio passato; per farlo, sono necessarie numerose competenze che fanno dello storytelling la chiave per rendere parlanti anche i materiali di archivio. Gli interventi della giornata illustreranno metodi e strategie sottesi alla comunicazione in ottica narrativa dell’identità di marca.
COMUNICARE LA MODA, DALL’ANALOGICO AL DIGITALE
con Elisa Fulco, Heritage Communication and Storytelling Consultant. E con Simone Sbarbati Co-Fondatore e Direttore di Frizzifrizzi Magazine
Gli archivi della moda sono straordinari contenitori di memoria, da attivare non solo per veicolare al meglio la propria identità di brand sul mercato, ma anche per tutelare percorsi professionali e d’impresa ormai conclusi o alimentare i concept di mostre dal valore sociale ed educativo.
In questo modulo attraverso la testimonianza di due figure emblematiche del settore comprenderemo come leggere ed interpretare gli oggetti contenuti in un archivio di Moda e come restituirne la storia, l’essenza e il valore culturale attraverso l’uso dei mezzi di comunicazione analogici e digitali e come portarli in una dimensione medializzata.
VISITA GUIDATA Linea Più, Campi Bisenzio (FI)
Linea Più nata nel 1975 per volere di Giuliano Coppini, è tra i leader mondiali nella ricerca, sviluppo e produzione di filati per la maglieria.
I prodotti esclusivi che in quasi cinquant’anni di attività ha portato sul mercato Linea Più, hanno influenzato la Storia della Moda in quanto hanno ispirato e dato vita a collezioni innovative e sperimentali in collaborazione con le Maison più importanti.
Attraverso la visita dell’Archivio storico di Linea Più i corsisti avranno la possibilità di vedere da vicino i filati che hanno reso celebre l’azienda sotto forma di cartelle colore, punti maglia e capi finiti provenienti dalle Maison.
VISITA GUIDATA Manteco, Montemurlo (PO)
Manteco rappresenta la fusione tra storia e innovazione.
Immersa nel distretto laniero di Prato, porta con sé i valori tradizionali di questo territorio, legati al riciclo della lana partendo da capi dismessi, ma aggiungendogli un nuovo e ulteriore significato in relazione all’ambiente e al consumo di materie prime.
Manteco infatti è un’istituzione per quanto riguarda lo sviluppo e realizzazione di prodotti con caratteristiche sostenibili in quanto le fibre derivano da scarti tessili e il processo di produzione è a basso impatto ambientale tracciato e certificato.
I panni di lana riciclata realizzati da Manteco solcano le passerelle all’interno di collezioni di importanti brand internazionali e impreziosiscono le collezioni di studenti di Moda che collaborano con l’azienda per progetti didattici.
La visita presso la sede di Manteco darà la possibilità ai corsisti vedere attraverso un percorso didattico il processo produttivo di MWool e ReviWool.
L’uscita si concluderà con la visita all’Archivio Manteco nella quale i corsisti potranno vedere e toccare i tessuti finiti e osservare come i brand li hanno interpretati.
Logistica a carico del corsista
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