24Bottles® racconta il suo futuro tra etica, innovazione e community
Due nomi per realizzare un unico sogno di realtà e sostenibilità, è il 2013 quando Giovanni Randazzo e Matteo Melotti fondano 24Bottles®, un brand – con i natali bolognesi – di design che porta avanti una mission nobile e aesthetic: offrire un’alternativa raffinata e sostenibile alle bottiglie di plastica monouso.
“Pensiamo che una buona estetica,” sostengono i fondatori, “possa essere un’ottima leva per convincere tutte le persone ad adottare comportamenti e stili di vita sani”.
Idee mai tradite in questi anni e che si sono tradotte in prodotti leggeri, funzionali e dal design elegante. Forma e funzione si manifestano in soluzioni comode per soddisfare l’esigenza quotidiana di idratarsi, in modo sano ed ecologico, senza sacrificare lo stile personale.
Ne abbiamo parlato con loro per scoprire come riuscire a combinare un progetto così ambizioso con valori morali ed etici di questo livello.
Prima di essere una storia di design, la vostra è una storia di etica. Perché avete scelto di partire dalla rielaborazione di un oggetto così semplice come la borraccia?
Abbiamo scelto la borraccia perché è un oggetto quotidiano, universale, trasversale. È semplice, ma potente: può cambiare abitudini, stimolare consapevolezza e contribuire concretamente a ridurre l’uso di plastica monouso. Fin dall’inizio, volevamo che il nostro contributo non fosse teorico, ma pratico. La borraccia è stata il nostro punto di partenza per proporre un’alternativa concreta, accessibile e ben progettata. Un gesto semplice, come bere, può diventare un atto consapevole.
C’è stato un momento particolare nella vostra storia in cui avete capito di essere sulla strada giusta?
Più che un singolo momento, sono stati tanti segnali che ci hanno dato la conferma di stare costruendo qualcosa di autentico. Uno dei primi che ricordiamo con grande affetto è l’incontro con la direttrice della Boutique du Centre Georges Pompidou di Parigi: è stata la prima persona a credere nel potenziale retail di 24Bottles, dando spazio alle nostre borracce in un luogo simbolo di cultura e avanguardia.
Poco dopo è arrivato il team di Vivienne Westwood, che ha scelto 24Bottles per la nostra prima collaborazione nel mondo moda: un segnale potente, che ci ha fatto capire quanto un oggetto semplice ma ben progettato potesse parlare anche il linguaggio fashion. Da lì in poi si sono susseguite collaborazioni straordinarie con grandi maison e brand lifestyle come Dior, Fendi, Emilio Pucci, Ferragamo, Diesel, Stone Island, per citare solo alcuni esempi.
Allo stesso tempo, la crescita della nostra divisione B2B ci ha confermato quanto le aziende abbiano bisogno di partner strategici per costruire esperienze di branding responsabile. I nostri progetti custom permettono alle imprese di integrare oggetti di design nei propri headquarters, eventi e attivazioni, riducendo la plastica monouso e contribuendo agli obiettivi SDGs in modo tangibile, con attenzione al dettaglio e un’estetica inconfondibile.
Tutto questo ci ha permesso di raggiungere comunità e mercati in ogni parte del mondo, al momento i prodotti 24Bottles sono distribuiti in 66 Paesi.
E infine, forse il segnale più importante: quando vediamo una persona scegliere la sua 24Bottles non solo per utilità o estetica, ma perché riconosce in quell’oggetto un gesto quotidiano di responsabilità. È lì che capiamo davvero di essere sulla strada giusta.
Si può dire che 24Bottles® non è solo un brand, ma una vera e propria community. Potete raccontarci meglio questo concetto, in particolare rispetto alle dinamiche aziendali?
Assolutamente. 24Bottles è nata come progetto condiviso e continua a crescere come ecosistema aperto. La nostra community non è fatta solo di chi acquista e utilizza i nostri prodotti, ma anche di tutte le persone che vivono il brand dall’interno: un team giovane, multidisciplinare e motivato, in cui le idee circolano liberamente e le competenze si integrano ogni giorno in modo naturale.
A questa si affianca una community estesa, fatta da migliaia di aziende che ogni anno scelgono 24Bottles come partner per sviluppare progetti customizzati. Sono realtà molto diverse tra loro — dal mondo corporate a quello culturale, fino alle grandi firme della moda — ma tutte accomunate dalla volontà di comunicare i propri valori attraverso oggetti di design che aiutano a ridurre l’impatto ambientale.
Questi progetti ci permettono di generare connessioni, scambiare visioni, costruire esperienze. Non vendiamo solo prodotti: condividiamo un linguaggio comune fatto di estetica, responsabilità e innovazione. E questo approccio orizzontale, partecipato, si riflette in tutto ciò che facciamo — dai nostri flagship store ai format più esperienziali.
Quali responsabilità sentite di avere in quanto B Corporation certificata?
In realtà, la responsabilità non nasce con la certificazione B Corp: esiste dal momento stesso in cui si fonda un’azienda. Significa essere consapevoli che ogni decisione ha un impatto — sulle persone con cui lavoriamo, sul tessuto sociale ed economico in cui operiamo, sull’ambiente che ci circonda e, in ultima analisi, sul tipo di futuro che contribuiamo a costruire.
Fare impresa per noi significa chiederci ogni giorno come lavoriamo e perché lo facciamo. La certificazione B Corporation è uno strumento utile, ma non è il fine: è una delle metriche che utilizziamo per misurare il nostro operato in ambiti chiave — come governance, impatto ambientale, relazioni con i dipendenti, clienti e comunità — e per darci obiettivi di miglioramento costante.
Essere B Corp ci aiuta a mantenere alta l’attenzione e a rendere più trasparente questo percorso, ma la responsabilità è, prima di tutto, una scelta culturale che attraversa ogni aspetto della nostra attività.
In che modo i vostri Flagship Store riescono a esprimere al meglio la brand identity?
I nostri Flagship Store sono molto più di semplici punti vendita: sono spazi di relazione, creatività e racconto. Ogni dettaglio, dai materiali al layout, è pensato per trasmettere la nostra visione: un design funzionale e contemporaneo, accessibile e curato, capace di esprimere identità e valori in modo autentico.
In questi luoghi prende vita anche 24Lab Live, un format che attiva la nostra community attraverso esperienze partecipative. Grazie a questo progetto possiamo ospitare artisti e creativi, dare spazio alla personalizzazione quasi artigianale dei prodotti e offrire oggetti unici, pensati per rappresentare la personalità di chi ci sceglie.
È un modo concreto per rafforzare il legame con le persone, stimolare l’espressione individuale e, al tempo stesso, dare forma a una visione collettiva del brand che evolve insieme a chi lo vive ogni giorno.
Il vostro impegno civico coinvolge anche le scuole: come riuscite a promuovere stili di vita sostenibili tra i più giovani?
Crediamo che i giovani siano già profondamente sensibili ai temi della sostenibilità. Lo dimostrano con le loro scelte quotidiane, con la capacità di informarsi e con l’urgenza con cui pongono domande spesso scomode ma necessarie.
Il nostro compito, quindi, non è tanto quello di sensibilizzarli, quanto piuttosto di creare per loro maggiori opportunità: di lavoro, di sviluppo, di formazione, di scelta. Crediamo sia fondamentale offrire spazi in cui possano capire e sperimentare quali sono i diritti da difendere e i doveri da esercitare per costruire una società più giusta, equa e sostenibile per tutti — che si tratti di bambini, persone giovani o meno giovani.
Attraverso incontri, laboratori, collaborazioni con scuole e università, cerchiamo di generare dialogo e consapevolezza, promuovendo non solo buone pratiche individuali, ma anche una visione collettiva del cambiamento possibile.
Oltre a bottiglie, lunch box e tazze termiche, avete in programma nuovi accessori per il futuro?
Per noi, “What’s Next” non è solo una domanda, ma un’attitudine costante. Significa osservare, ascoltare e progettare con uno sguardo sempre rivolto al futuro, anticipando i bisogni e traducendoli in soluzioni concrete.
È con questo spirito che abbiamo lanciato il nostro progetto Titanium, la prima bottiglia termica in titanio, pensata per garantire le stesse performance dell’acciaio ma con un peso significativamente ridotto. Un prodotto che segna un’evoluzione in termini di ricerca, materiali e design.
Nel 2025, questo percorso continuerà con l’arrivo di tre nuove categorie di prodotto, sviluppate per rispondere a esigenze specifiche emerse direttamente dal mercato e da collettività di consumatori con stili di vita e necessità diverse. L’obiettivo è ampliare la varietà di esperienze d’uso, mantenendo intatto ciò che ci distingue da sempre: uno stile riconoscibile, essenziale e funzionale, e un design pulito che parla un linguaggio universale, senza tempo.