LOADING

Fashion Journal

Archivi Moda

La selezione del software di catalogo

Sul finire dei primi anni Duemila si affacciano al panorama archivistico i primi sistemi informativi di nuova generazione per la descrizione, il riordino, la pubblicazione e la condivisione degli archivi storici, caratterizzati da alcuni elementi che li distinguono da quelli che li hanno preceduti. Mentre gli strumenti informatici storici erano costruiti e orientati infatti essenzialmente alla restituzione e al riordino dei fondi, i SIA, ovvero gli Strumenti informativi archivistici di nuova generazione sono nati per restituire le risorse nella dimensione del web, rendendo più semplice al pubblico la loro interrogazione (a volte anche con interfacce più user friendly).

Cosa comporta il cambiamento?

Naturalmente questa evoluzione dall’uno all’altro e più innovativo strumento non ha significato la perdita di nessuna delle proprietà e delle funzioni già garantite dai software tradizionali, mantenendo e articolando sempre meglio le applicazioni tecniche per supportare l’intervento degli archivisti sul campo, descrivere e gestire la struttura dei fondi, dei soggetti produttori e dei soggetti conservatori, le unità archivistiche con il relativo mantenimento degli standard, e infine il riordino dei fondi archivistici e la produzione degli strumenti di corredo. Per semplificare, i moderni software di catalogo si pongono l’obiettivo di compiere il passaggio successivo a quello del riordino, armonizzando, nell’ottica della fruizione, le diverse componenti informative che caratterizzano il materiale archivistico e consentendo percorsi di ricerca flessibili e capaci di ricostruire la complessità.

Quale software utilizzare?

Scegliere consapevolmente il software di catalogo da adottare oggi è davvero difficile, vista l’ampia offerta che negli anni si è stratificata anche sul mercato italiano, portando l’evoluzione tecnologica e la riflessione metodologica a garantire prestazioni simili e spesso su base open source, ovvero accessibili gratuitamente su internet. In definitiva, nella scelta del software resta fondamentale valutare sempre il grado di aggiornamento (controllare la data dell’ultimo rilascio web), la capacità di integrare oggetti digitali multitipologici e di farli dialogare tra loro, permettendone il collegamento reciproco in modo da garantire alla catalogazione un accesso intuitivo e funzionale alle esigenze degli operatori e della operatività di back end, ma anche di quelle dei fruitori che devono essere messi nelle condizioni di accedere a un front end pratico e piacevole.


Fashion Research Italy

LOADING