Fashion Journal

Giorgio Armani apre le porte del suo regno: vent’anni di Alta Moda in mostra all’Armani/Silos di Milano 

Il regno della moda celebra re Giorgio Armani, genio creativo che da vent’anni esprime bellezza e arte sulle passerelle dell’Haute Couture.

È stata inaugurata martedì 20 maggio all’Armani/Silos di Milano, in via Bergognone, una raffinata retrospettiva dal titolo Giorgio Armani Privé 2005–2025 – Vent’anni di Alta Moda, mostra sostenuta dal Comune di Milano, con il contributo di Armani Beauty e in collaborazione con Save the Children, che resterà aperta fino al 28 dicembre.

Alta Moda e sperimentazione

Dopotutto, è in particolare attraverso l’Alta Moda che il couturier ha rivelato il suo estro daesemplare sperimentatore, rimanendo però sempre fedele all’essenza del suo personale concetto di stile. Le sue creazioni sono piene di luce, perché per Armani sperimentare significa anche illuminarsi e illuminare.

L’Armani/Silos: un luogo simbolico

Gli iconici spazi dell’Armani/Silos si sono aperti nel loro splendore, offrendo al pubblico un’esperienza accogliente e immersiva. Il nome “Silos” non è casuale: come spiegato dallo stesso Armani, “lì venivano conservate le granaglie, materiale per vivere. E così, come il cibo, anche il vestire serve per vivere”.

L’esposizione accoglie un pubblico eterogeneo

L’affluenza è straordinaria e variegata: milanesi, turisti, giovani e meno giovani, appassionati di moda e semplici curiosi popolano le sale, attraversando un percorso espositivo che fonde arte sartoriale, ricerca stilistica e memoria culturale.
“C’è stato un gran movimento fin dai primi giorni – racconta una dipendente della struttura – tantissime persone, tutte molto diverse, sono venute a scoprire la mostra”.

In esposizione, 150 abiti iconici firmati Giorgio Armani Privé, realizzati tra il 2005, anno di lancio della collezione di Alta moda a Parigi, e il 2025. Ogni capo è stato selezionato personalmente dallo stilista per raccontare una storia fatta di tessuti preziosi e brillanti, ricami di elevate maestranze artigianali, linee essenziali e un’eleganza che è leitmotiv della maison.

Attraverso uno studiato percorso, che termina con la possibilità di visitare l’archivio digitale, il pubblico vive una personale “Walk of Fame”, sognando attraverso gli abiti indossati da star hollywoodiane e non solo, come Cate Blanchett, Ariana Grande, Demi Moore, Jennifer Lopez e Bianca Balti.

Un percorso multisensoriale

Il percorso, infatti, si sviluppa su più livelli, ciascuno con un’identità cromatica e sensoriale distinta. Dal piano terra in cui dominano i contrasti forti, come quelli del bianco e del nero, a salire con l’impatto delle influenze orientali, i toni del blu profondo ma anche più vividi espressi dalgiallo, arancione, rosso e rosa. Il tutto accompagnato da un’evocativa colonna sonora originale realizzata da L’Antidote e dal suggestivo aroma di Bois d’Encens, emblema della collezione ARMANI/PRIVÉ Haute Couture Fragrances.

Una bellezza che incanta tutti

Anche i meno esperti restano colpiti. “Non siamo appassionate di moda, ma la mostra ci ha sorpreso”, raccontano tre visitatrici romane.
Un’impressione condivisa da una giovane brianzola: “Non seguo costantemente il settore, ma mi capita di leggere articoli. La moda, in realtà, è il sogno di qualsiasi donna. Mi piace vedere cose belle, e qui ce ne sono tante. Sono rimasta incantata dal gioco di colori e luci, dallo sbrilluccichio: gli abiti bianchi su sfondo nero al piano terra sono davvero suggestivi. La mostra riesce a catturare l’essenza di opere d’arte rappresentata da questi vestiti”.

C’è perfino chi scherza incolpando il proprio partner: “Sono qui per la mia fidanzata, ma ammetto che è una mostra molto bella”.

Una signora indica entusiasta un capo indossato da Cate Blanchett agli Academy Awards del 2007: “Quando vedi un vestito così, capisci che Armani è Armani”.

Un viaggio nella visione di un maestro

Il maestro Armani gioca con i tagli dei capi, le luci, i volumi, ma soprattutto con la sua poliedricavisione che sembra parlare direttamente alla sensibilità dello spettatore.

“Nelle collezioni di Alta Moda esprimo la mia visione dello stile e dell’eleganza attraverso l’arte dell’artigianalità e del savoir faire,” ha dichiarato Armani.

“Vent’anni di Giorgio Armani Privé sono stati un viaggio stupefacente, liberatorio, che ora voglio condividere con un pubblico più ampio, portandolo con me nel sogno a occhi aperti di abiti fatti di fantasia e di grazia. Un mondo prezioso che in mostra diventa una sorpresa che emoziona”.


Gabriella Ronza
Gabriella Ronza è una giornalista pubblicista, autrice fantasy e docente di materie letterarie nelle scuole superiori. Nata il 23 Giugno 1995 a Marcianise, in provincia di Caserta, si laurea con lode in Filologia Moderna. Negli anni della laurea comincia i suoi primi passi nel mondo del giornalismo, facendosi notare anche come addetta stampa di importanti personalità del settore culturale. Da sempre interessata al mondo della cultura, della moda, del costume e della società, è dal 2018 particolarmente attiva in campo editoriale e divulgativo. A partire dal luglio 2019 è stata anche curatrice senior per la rubrica di arte, moda e cultura del blog “La fragilità degli onesti”. Negli ultimi anni ha partecipato a manifestazioni e progetti culturali di vario tipo sul web, nelle scuole, in radio e in televisione.

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