L’Antica Stamperia Carpegna tra poesia e consapevolezza
Alla base dell’eccellenza tutta italiana della stampa a ruggine, vi sono l’opera, l’ingegno e il talento di artigiani senza i quali non avrebbero visto la luce le opere più riuscite di quest’arte dalle radici storiche ma dalla sensibilità moderna, esposte nella nuova mostra Tradizione Futura. La Stampa Romagnola tra arte e mestiere.
Otto i maestri dell’Associazione Stampatori Tele Romagnole che hanno prestato opera, ingegno e talento a questo nuovo progetto espositivo. Nel raccontarvi le loro straordinarie storie di vita e lavoro, non potevamo che partire dal presidente Emanuele Francioni, titolare dell’Antica Stamperia Carpegna.
Tavoloni, matrici in legno e la miscela preparata dal nonno Gaetano secondo la ricetta dei trisavoli. Sono questi i primi ricordi di Emanuele, erede di un sapere artigiano che oggi porta avanti con la sua famiglia. L’esperienza che attende chi varca la loro porta è fatta di poesia e consapevolezza impresse su tovagliati, asciugamani e capi d’abbigliamento. Continua a leggere per conoscere meglio l’Antica Stamperia Carpegna!
Come siete arrivati a scegliere la stampa romagnola come mestiere?
Siamo stampatori ormai da sei generazioni, fin dal 1812 quando il mio bisnonno conduceva la bottega in provincia di Arezzo. Essendo cresciuto tra quelle mura, è stato naturale proseguire il mestiere fin da bambino imparando sul campo questa antica tecnica di stampo e di intaglio che oggi è una passione che porto avanti con mia moglie a Carpegna, il piccolo comune in provincia di Pesaro Urbino dove ci siamo trasferiti, nel Parco Interregionale Sasso Simone e Simoncello.
Quali sono le vostre principali fonti dʼispirazione e quali le innovazioni?
Sicuramente ci ispiriamo ai disegni della tradizione che ci teniamo a conservare e far conoscere per diffonderne la storia e l’importanza per il territorio come le icone sacre, le cornucopie, le baruffe tra galli e i grappoli d’uva. A questi ci piace affiancare anche grafiche più moderne che esaltino le declinazioni artistiche della stampa a mano. Tra le più amate i broccati e le cornici Liberty, Art deco, astratte e cubiste.
Sono il frutto di un lungo processo di ricerca anche su pigmenti e materiali. La stampa su tela è infatti un manifesto di sostenibilità poiché, fin dalle origini, si utilizzano soltanto tessuti naturali realizzati in Italia al telaio e la manualità costituisce lo strumento primario di ogni opera. All’inizio poi le tinte erano a fissaggio acido, mentre oggi in Antica Stamperia Carpegna ne preferiamo altri, più stabili e a zero formaldeide.
Questa antica tradizione è in pericolo, perché consigliereste ad un giovane di diventare stampatore?
Qualcuno ci chiama “artigiani umanisti del web”, perché cerchiamo di far raccontare questo sapere unico anche attraverso i canali che ci avvicinano alle nuove generazioni. Ma questo è un mestiere che va fatto comprendere, soprattutto ai genitori. La professione dell’artigiano è spesso sottovalutata: si dà per scontato che sia ripetitiva e non se ne coglie la creatività, spingendo i figli a intraprendere strade più vicine alla realtà industriale.
Nella vostra lunga esperienza, avete già avuto occasione di collaborare con brand di moda?
Abbiamo collaborato con diversi brand, designer ed enti culturali. L’ultimo progetto, esposto anche in mostra, è frutto della sinergia con Margherita Maccapani Missoni e Alessia Calarota, vice presidente ACP. Come Antica Stamperia Carpegna abbiamo realizzato a colpi di mazzuolo, delle T-shirt con la facciata del celebre Palazzo Franchetti riprodotta nei nostri colori minerali tipici.