Fashion Journal

La Perla è salva: il 10 giugno svelato il nuovo investitore

La storica maison di lingerie di lusso La Perla ha finalmente trovato il suo salvatore. Un acquirente unico rileverà tutti gli asset del marchio, compreso lo stabilimento di Bologna, garantendo la continuità produttiva e tutelando i posti di lavoro. Questa notizia è stata accolta con grande entusiasmo da tutti coloro che hanno a cuore il futuro di un brand simbolo dell’eleganza e della qualità del Made in Italy.

Il salvataggio è il risultato di un impegno collettivo che ha visto il coinvolgimento del MIMIT, dei commissari italiani e dei liquidatori britannici, ma anche dei sindacati, che hanno svolto un ruolo cruciale nel tutelare i lavoratori e nel garantire la continuità delle attività. Grazie a questa sinergia, La Perla è riuscita a superare una fase difficile, salvaguardando ben 250 posti di lavoro e permettendo il rilancio produttivo dello stabilimento bolognese, che riprenderà a pieno regime nel prossimo futuro.

Il Ministro Adolfo Urso ha parlato di questa vicenda come di un “caso che farà scuola”, sottolineando l’importanza di aver trovato un acquirente che potesse non solo salvare il marchio, ma anche rispettarne l’identità e la tradizione. Il marchio La Perla, che da oltre 60 anni rappresenta l’eccellenza nel settore della lingerie di lusso, è stato simbolo di eleganza e raffinatezza in tutto il mondo, e il suo ritorno ai vertici del settore era un obiettivo che molti, da tempo, speravano di vedere realizzato.

Un traguardo tanto atteso e desiderato

Come Fondazione FRI, siamo felici di poter condividere con il pubblico questa notizia che segna l’epilogo tanto atteso e desiderato del percorso di riscatto per La Perla: un chiaro segno della resilienza del sistema produttivo italiano, che ha saputo affrontare le difficoltà con determinazione, portando il brand verso una nuova fase di crescita.

Vogliamo inoltre ringraziare le perline che, nonostante le difficoltà, non hanno mai perso la speranza dimostrando un amore incondizionato al marchio.

 

 

Photo Credit: Bologna Today


LOADING