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Seduction Pavilion: FRI, Cineteca e YAC in un percorso tra cinema e moda

Una lunghissima storia d’amore quella tra cinema e moda, due mondi complementari che nel corso degli anni si sono rincorsi ed influenzati reciprocamente. A partire dagli anni 20 quando erano le attrici stesse a provvedere ai propri abiti di scena fino alla nascita delle sartorie teatrali, la moda è da sempre un campo imprescindibile per il cinema che di rimando ne detta le tendenze.

Nell’immaginario condiviso, Hollywood è da sempre uno dei luoghi che vedono la nascita delle grandi dive consacrate poi icone di stile del proprio tempo: dal cappello a cloche abbinato al trench scozzese di Greta Garbo, disegnati per lei da Adrian e sfoggiati in “Destino” del 1928, al tailleur della Crawford apparso in “Ritorno” del 1932, ai look di Banton per Marlene Dietrich, fonte di ispirazione per Saint Laurent e Armani. Con l’arrivo degli anni ‘50 come dimenticare poi Marilyn Monroe in “Quando la moglie è in vacanza” vestita da William Travilla con il famoso abito bianco sollevato dal vento. E ancora Grace Kelly nel suo stile da upper class a cui si deve la creazione dell’iconica borsa di Hermes. E ancora Brigitte Bardot, Sophia Loren e Gina Lollobrigida senza dubbio riferimento di stile delle generazioni del tempo, fino al caso che segnò l’unione inscindibile fra moda e cinema, quello fra il couturier francese Hubert de Givenchy e Audrey Hepburn che ne indossò creazioni nelle più famose pellicole che la videro protagonista da “Sabrina” (1954) a “Cenerentola a Parigi” (1957) a “Colazione da Tiffany” (1961).

Ma non solo di grandi nomi si compone il firmamento della cinematografia. Accanto alla bellezza conosciuta delle protagoniste del grande schermo, si annoverano numerosi volti che di riflesso ne hanno tratto ispirazione. Sono le “starlette”, aspiranti attrici che hanno sfiorato lo starsystem hollywoodiano e italiano senza mai affermarsi o accarezzate dal sogno di una celebrità troppo breve.

Fashion Research Italy e Cineteca di Bologna ne raccontano il mondo in un percorso fotografico in bianco e nero che in autunno animerà la sede FRI di via del Fonditore 12. Gli spazi della Fondazione si arricchiranno dunque di un’esposizione annuale di parte dei servizi fotografici e dei book pubblicitari che la Cineteca di Bologna ha raccolto tra il 1983 e il 1996 nella Collezione Giuseppe Galliadi.
Trenta fotografie ripercorreranno le tendenze in voga dagli anni ’30 ai ’60 e, in un racconto di seduzione ed eleganza fatto di sguardi seducenti e sorrisi ammalianti, celebreranno il genere femminile, protagonista della produzione culturale ed artistica di qualsiasi tempo.

Come mettere in scena questo seducente mondo di meteore?
Le due Fondazioni, mosse dal comune intento di valorizzare l’inventiva e il talento dei giovani, hanno deciso di rivolgersi a YAC, dinamica società leader nell’organizzazione di concorsi di idee ed architettura rivolti a neolaureati, giovani progettisti e studenti.

“Seduction Pavilion” è dunque una sfida ed un’opportunità dunque quella rivolta ai giovani designer, di immaginare ed apporre la propria firma su un’installazione museale destinata parlare al mondo della moda, riscattando il sogno di celebrità delle protagoniste.
Stampe, immagini su monitor e proiezioni concretizzeranno una soluzione che sia espressione dell’intuizione e della creatività del progettista che troverà spazio al piano terra della palazzina museo della Fondazione.
Come nel motto di YAC dunque “idea” è la parola chiave, architettura la risposta!

L’appuntamento per l’inaugurazione è in novembre in occasione della prima edizione del Fashion Film Festival nato dalla collaborazione fra la Cineteca di Bologna e FRI che vorrà rappresentare il primo e più importante momento di riflessione internazionale sul legame fra Cinema e Moda.

 

 

SEDUCTION PAVILION
Apertura iscrizioni: 11 Giugno 2018
Chiusura iscrizioni: 09 Settembre 2018
Termine consegna elaborati: 12 Settembre 2018
Montepremi: 10.000 euro + Costruzione
Giuria: Patricia Urquiola | Studio Urquiola; Ippolito Pestellini Laparelli | OMA; Fabio Novembre | Studio Fabio Novembre; Claudio Silvestrin | Claudio Silvestrin Architects; Alberto Masotti | Fondazione Fashion Research Italy; Gian Luca Farinelli | Cineteca di Bologna; Flaviano Celaschi | Università di Bologna; Carlotta Zucchini | The Plan
Site: Fondazione Fashion Research Italy, via del Fonditore 12, 40138 Bologna


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