L’arte su carta di Paolo Galetto
La carta è il suo piano di lavoro, pennelli e acquerelli i suoi strumenti, Paolo Galetto è un artista che ha fatto dell’acqua colorata il suo marchio distintivo.
Nato nel 1962, inizia illustrando paesaggi naturalistici, per passare poi allo studio e alla rappresentazione del corpo umano e infine specializzarsi nel disegno di calzature femminili.
La sua natura molto riservata gli richiede tempo per mostrare al pubblico le sue opere ma, da quando è uscito allo scoperto, moltissime sono state le richieste dei grandi marchi, soprattutto del mondo moda, per i quali oggi lavora come visual artist dividendosi tra la sua città natale e Parigi.
Tra le collaborazioni più celebri, quella con Vogue. Dalle cosiddette Voguettes, alla rubrica The Faces of Fashion, una serie di ritratti di personalità iconiche del fashion system reinterpretate dal colorato e inconfondibile tratto dell’illustratore torinese, inseriti nel prestigioso volume Taschen, Illustration now! Dal 2017 Galetto rielabora alcune fotografie della issue corrente in A Portrait of a Pictures, un dialogo tra arte e moda che arricchisce le pagine di una delle più riconosciute riviste patinate del mondo.
Un nuovo modo di vivere l’immagine, che ha coinvolto anche i personaggi che meno ci si aspetta, tra cui filosofi ed intellettuali del nostro tempo, dal 2010 ospitati sull’editoriale culturale de “La Stampa”.
Un lavoro molto apprezzato dal pubblico reso partecipe in prima persona durante le nude drawing session. Veri e propri workshop mirati ad allenare una delle abilità a cui Galletto tiene maggiormente: lo spirito di osservazione. La capacità di cogliere i dettagli di un paesaggio o di un soggetto e di valorizzarli nella propria opera.
Un artista discreto, emerso grazie all’innata capacità di rappresentare la realtà senza alterarla ma anzi, donandole più vigore e sfumature…in tempi ridottissimi! Una delle particolarità del suo lavoro è infatti l’essere in grado di confezionare ritratti unici con tempi di posa dai 10 ai 15 minuti.
Ed ora, chi vuol essere il prossimo?
