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Le rivoluzioni della moda di Habitus: dall’emancipazione femminile alla svolta green

Il forte legame che lega moda ed emancipazione femminile è al centro della mostra HABITUS Indossare la libertà, che inaugurerà questo venerdì 17 settembre 2021 ai Musei di Palazzo dei Pio di Carpi, nel contesto del festivalfilosofia 2021.

Ideata e prodotta dal Comune di Carpi e curata da Manuela Rossi, Alberto Caselli Manzini e Luca Panaro, la rassegna analizza il parallelismo tra le innovazioni più significative nel campo della moda. Dal superamento degli stereotipi che per lungo tempo hanno limitato il corpo femminile, con costrizioni sia fisiche che sociali, ai temi che ne caratterizzeranno le evoluzioni future, non ultima la necessità di convertire tempi e modi della produzione del settore in chiave sostenibile.

Dagli hot pants ai jeans: i capi che hanno fatto la storia

Attraverso video, musica e fotografie suddivise in quattro sezioni Habitus ripercorre la storia dei capi più rivoluzionari del Novecento che oggi definiremmo iconici perché rappresentativi di un cambiamento epocale.

Si parte dal ribaltamento di cliché che costringono le donne in abiti lunghi ricchi di pizzi e scomodi busti: nel 1914 è il tempo dell’ anticorsetto dello stilista francese Paul Poiret, nel dopo la Grande Guerra dei pantaloni di Coco Chanel, pioniera della moda emancipata, e nel 1932 del power suit al femminile di Marcel Rochas, simbolo della parità dei diritti tra i sessi. Non può mancare infine un riferimento ad Ida Rosenthal, cucitrice presso un piccolo negozio newyorkese dove iniziò a produrre modelli per ogni forma ed età che liberano il corpo attestando la conquista di ruoli e diritti tradizionalmente maschili, che iniziano ad essere ricoperti da figure come il Premio Nobel per la fisica Marie Curie, l’aviatrice Amelia Earhart, le suffragette di Emmeline Pankhurst fino all’eroina dell’animazione Betty Boop.

Si passa poi agli anni del secondo dopoguerra, quando le donne guardano al cinema ed esprimono la propria libertà scoprendo le gambe. E’ l’epoca dei bikini, degli hot pants e della minigonna, quest’ultima, in particolare, emblema della lotta femminista degli anni sessanta.

Dalla Swinging London di Mary Quant si passa agli anni settanta e ottanta quando si fa strada la moda unisex e il vestito griffato lascia spazio al pret a porter. Jeans e t-shirt, nati come capi da lavoro, indossati da James Dean diventano icona del nuovo modo di vestire casual, lo sportwear.

La mostra si chiude con l’inaugurazione di un nuovo approccio alla vestibilità che si fa rilassata, informale, meno rigorosa, “destrutturata” lasciando intuire il corpo e la sua sensualità. D’obbligo il richiamo al Wrap dress di Diane von Furstenberg e la Giacca destrutturata di Giorgio Armani.

F.FRI per la sostenibilità della filiera moda

Il percorso espositivo di Habitus. Indossare la libertà, continua nella Sala dei Mori che ospiterà un allestimento dedicato a tre diversi archivi legati alle imprese del territorio. Accanto al Museo Civico, che espone cappelli e altri oggetti realizzati con la tecnica carpigiana dell’intreccio dei trucioli, e ai libri sull’intreccio a maglia degli archivi di Blumarine, siamo onorati sia stato scelto anche il nostro Archivio di Textile Design.

29 disegni antichi e moderni ispirati ai quattro elementi naturali, danno vita ad un artistico racconto di sostenibilità. Un percorso visuale che esplora temi d’attualità sociale e ambientale, quali lo scioglimento dei ghiacciai, l’inquinamento dei mari, la desertificazione, l’estinzione animale, il cambiamento climatico, la deforestazione delle aree rurali e le energie rinnovabili.
La mostra costituisce infatti un ideale richiamo al nostro impegno verso un nuovo sistema moda, rispettoso dei lavoratori e dell’ambiente, che si concretizzerà entro l’anno nel nuovo Punto Sostenibilità. Se desideri ricevere aggiornamenti su questo progetto, iscriviti alla nostra newsletter.

Ti aspettiamo fino al 6 marzo 2022 presso Musei di Palazzo dei Pio a Carpi (MO), tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 (sabato e domenica fino alle 18.00). Nel mentre dai uno sguardo al dietro le quinte!


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