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Bologna Fashion Festival, intervista al presidente di Centergross Piero Scandellari

Si terrà dal 12 al 14 settembre con una convergenza di sfilate, convegni ed eventi, la prima edizione del Bologna Fashion Festival (BFF) a cui il nostro Fashion Journal ha già dedicato un articolo introduttivo.

Per l’occasione abbiamo intervistato il presidente Piero Scandellari di Centergross, la più grande area commerciale B2B europea del Pronto Moda italiano, che assieme alle più importanti Istituzioni e Associazioni di categoria del territorio di Bologna e dell’Emilia Romagna ha promosso e contribuito alla realizzazione di una prestigiosa occasione che unisce moda, cultura, arte, economia e turismo.

Orgoglioso di questa iniziativa ed emozionato per ciò che può rappresentare per il territorio, il Presidente ci ha accolto con un sorriso e con la voglia di raccontare della realtà eccellente del settore.

La prima edizione del Bologna Fashion Festival rappresenta, infatti, un modo per incoraggiare lo sviluppo del settore tessile e della moda dall’Emilia-Romagna a un respiro più internazionale. 

Quando gli chiediamo da dove abbia avuto origine l’idea, il presidente compie un passo indietro nel tempo.

“Tutto è partito nel 2019, prima ancora della mia presidenza, quando l’allora assessore Lepore chiamò Centergross perché, nella ripulizia della zona della Montagnola, risultò che la Scalinata del Pincio fosse idonea per una sfilata di moda. Con l’arrivo del Covid, pensavamo che l’interesse si fosse concluso lì, ma è proprio in quella occasione che gli imprenditori di Centergross hanno mostrato un’incredibile forza di volontà, volendo appunto che l’idea delle sfilate continuasse a sussistere. Si comprende, dunque, l’importanza di un modello di business in cui al centro c’è un prodotto sostenuto dalle eccellenze e istituzioni del territorio. Un po’ alla volta, arrivati alla decima edizione della sfilata, abbiamo capito che queste iniziative potevano essere di interesse più ampio.

L’assessore Vincenzo Colla (Assessore regionale allo Sviluppo economico e lavoro, n.d.r.) , dopo il Covid, organizzò un Tavolo per il settore moda; in quell’occasione, tra l’altro, era presente anche F.FRI,” ci racconta gioviale, “Ci riportò alcuni dati e da quelli è emerso che la moda aveva e ha un ruolo trainante per la regione Emilia-Romagna, anche se sembra che nessuno lo sappia. In pratica, non c’è la sensibilità e la conoscenza rispetto al fatto che la moda emiliana è importante per il nostro paese sia per il campo lavorativo in sé che per l’export etc. Con questa iniziativa dobbiamo ridare dignità al settore moda emiliano, cercando anche di salvaguardare laboratori e piccole realtà, dando a tutti la possibilità di mettere in mostra il proprio lavoro e prodotti”.

Sul valore aggiunto per il territorio, considerando anche la storia di Centergross, il Presidente cita anzitutto la sostenibilità.

“Uno dei motivi per cui abbiamo voluto che si attuassero iniziative del genere è anche quello di dare merito al modello Pronto Moda in un mondo in cui giustamente la sostenibilità è uno dei valori più pubblicizzati. Si pensi alla problematica dell’inquinamento dovuto al settore del Fast fashion. Il modello di Pronto Moda che Centergross propone rispetta l’ambiente,” afferma con orgoglio, “i capi, infatti, sono pronti in una settimana e in modo sostenibile. Abbiamo poco scarto e tutto è prodotto in Italia, dando dunque lavoro sul territorio. È notizia diffusa che al livello europeo usciranno decreti che penalizzeranno il settore moda, soprattutto rispetto al Fast fashion. Nel convegno che si terrà giovedì 12, e a cui sono invitati anche alcuni europarlamentari, si tenderà a chiarire che il Pronto Moda è diverso dal Fast fashion. Noi non siamo Fast Fashion, noi vendiamo tutto, senza scarti, e abbiamo un modello sostenibile. Con la città metropolitana vorremmo arrivare a una certificazione del Pronto Moda”. 

“Da questo punto di vista – aggiunge -, non dimentichiamo l’aspetto finanziario. I negozianti arrivano qui il lunedì e il giovedì, comprando quanto necessario e vendendo nel fine settimana. Investono cifre minime, proprio perché non hanno bisogno di stock. È un modello notevole che deve essere rafforzato”.

L’evento, che si estende nel cuore pulsante di Bologna, naturalmente celebra anche la città, e non può fare a meno di toccare il settore turistico.

“Abbiamo sempre pensato che presentare un prodotto in convergenza e unione con il territorio porti dei grandi vantaggi. L’evento, infatti, coinvolge pienamente il settore culturale e turistico. Per chi è interessato, ad esempio, alle ore 21 dei giorni del festival si effettueranno visite guidate, con guide specializzate, sulla storia della moda bolognese. È chiaro che l’evento coinvolge in prima linea i buyer, ma è importante poter presentare Bologna dal punto di vista della moda e della sua storia. Sul nostro sito è presente un docufilm che ne spiega le fasi, fin dal 1200 ad esempio Bologna è stata centro mondiale della seta, era il principale punto di riferimento produttore”. 

Sulle aspettative per questa edizione e le speranze per il futuro, il Presidente sorride.

“Mi aspetto che questa prima edizione vada bene. Centergross ha sempre proposto delle iniziative, ma è bello aver dato modo a tutti coloro che avevano piacere di partecipare di dare vita a idee interessanti. Abbiamo voluto tutte le Istituzioni e Associazioni di settore (come Confindustria, Confcommercio, Confesercenti etc.) al Tavolo con noi. Volevamo che ciascuno contribuisse a dare forza a questa iniziativa”.

“Mi auguro, infatti, che prosegua e che si realizzi una kermesse sempre più coinvolgente, come già appare ora, dato che si propone un programma ricco di oltre una trentina di eventi”.  

Nel ringraziare il presidente Piero Scandellari per il suo tempo, ricordiamo ai nostri lettori che per maggiori informazioni sul Bologna Fashion Festival si può visitare il sito dedicato in cui è presente anche il programma diviso in giornate. 


Gabriella Ronza
Gabriella Ronza è una giornalista pubblicista, autrice fantasy e docente di materie letterarie nelle scuole superiori. Nata il 23 Giugno 1995 a Marcianise, in provincia di Caserta, si laurea con lode in Filologia Moderna. Negli anni della laurea comincia i suoi primi passi nel mondo del giornalismo, facendosi notare anche come addetta stampa di importanti personalità del settore culturale. Da sempre interessata al mondo della cultura, della moda, del costume e della società, è dal 2018 particolarmente attiva in campo editoriale e divulgativo. A partire dal luglio 2019 è stata anche curatrice senior per la rubrica di arte, moda e cultura del blog “La fragilità degli onesti”. Negli ultimi anni ha partecipato a manifestazioni e progetti culturali di vario tipo sul web, nelle scuole, in radio e in televisione.

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