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Intervista a Gloria Trevisani di Crea-Si, l’azienda che “progetta e realizza”

È dal 1989 nel territorio modenese che “Crea-Si”, inizialmente conosciuta come “Cut Service” (poiché incentrata sul taglio), si presenta come punto di riferimento “per tutti quei clienti che pensano il prodotto e che si avvalgono di collaborazioni esterne per progettarlo e realizzarlo”. 

Una realtà di eccellenza che, con attenzione riservata all’artigianalità ma anche all’innovazione, offre servizi a 360° gradi nel settore e si occupa di tutte quelle fasi (come l’analisi, la progettazione 2D e 3D, la prototipia etc.) che portano verso la produzione di capi di altissima qualità.

Ne abbiamo parlato con Gloria Trevisani, lungimirante titolare dell’azienda, che è riuscita ad affascinarci attraverso la sua eclettica visione imprenditoriale straordinariamente empatica e umana.

La biografia di Crea-Si si sovrappone perfettamente alla sua, in qualità di imprenditrice. A vent’anni si è lanciata in questa grande avventura. Cosa direbbe alla lei di allora? Ne è valsa la pena?

A quella ragazzina ventenne oggi direi: “Ne hai fatta di strada da quando hai iniziato ad avventurati in questo bellissimo settore, ti sei impegnata, hai studiato, hai imparato tanto, hai superato tante difficoltà, Brava!”. Ne è valsa la pena perché questo lavoro mi ha dato modo di incontrare tantissime persone e professionisti. Tanti di loro hanno lasciato un segno anche nella formazione del mio carattere e della mia professione.

A questo proposito, ci racconta le fasi della storia dell’azienda? Dal cambio del nome alle terribili vicende del terremoto del 2012 fino a oggi?

Sono entrata in Crea-Si nel 1989, quando l’azienda si chiamava Cut Service e forniva un semplice servizio di taglio tessuti conto terzi. In virtù della mia breve esperienza da dipendente dove avevo lavorato su modellistica e prototipia, la mia intenzione fu subito quella di integrare in Cut Service questi servizi a quei tempi poco praticati da servizi esterni. Dopo qualche anno la parte di progettazione divenne quella più riconosciuta e richiesta, da qui il cambio di nome: Crea-Si con un sottotitolo di cui sono molto orgogliosa, “Creatori di Sinergia” perché il nostro lavoro è una continua sinergia di professionalità, competenze e sensibilità che “intrecciate “ tra di loro creano grandi risultati.

Nel 2012 il terremoto ci ha segnato in modo indelebile, prima di tutto ha lacerato il nostro territorio. Tante aziende, infatti, hanno chiuso e non hanno più riaperto. Noi siamo stati fortunati perché, seppur la nostra sede sia stata resa inagibile il giorno stesso delle scosse del 29 Maggio, siamo riusciti a ripartire  con tutte le attività in un’altra (quella attuale) il 9 luglio. 

L’azienda presenta una “struttura” etica molto forte, è grande l’interesse per il capitale umano. Ce ne parla?

Per mia cultura etica sono sempre stata molto attenta alla formazione e ai bisogni delle persone che sono al mio fianco. Ho sempre investito in formazione non solo tecnica ma anche di tipo relazionale e motivazionale, facendo dei corsi dedicati a tutti i nostri dipendenti. Inoltre, poiché Crea-Si presenta una significativa quota femminile, non ho mai fatto mancare il mio supporto in termini di flessibilità e disponibilità nella gestione degli orari e verso le tante esigenze familiari.

Sappiamo, inoltre, di iniziative solidali, attive dal 2017, anche nell’ambito della prevenzione medica, come quella di regalare a tutte le collaboratrici una visita senologica e un’ecografia mammaria. Può spiegarci da dove nasce tutto ciò?

Dal 2017 abbiamo deciso di divulgare la cultura della prevenzione facendo alle nostre collaboratrici questo regalo molto importate per la loro salute. Ciò nasce innanzitutto da un piccolo cartoncino divulgativo che mi portò a casa mio figlio Nicola. Mi piacque l’iniziativa e decisi di ricambiare con un gesto di solidarietà che ci fu regalato nell’anno del terremoto dalla struttura medica dove attualmente vengono effettuate le visite di prevenzione.

Nel 2012 (anno del terremoto), sapendo che la nostra azienda era composta prevalentemente da donne, ci fu infatti donata un’ecografia e una visita senologica per indurci a “rioccuparci” della nostra salute, dopo un evento così tragico. Il cartoncino di Nicola fu come un segno: era il regalo perfetto per le mie collaboratrici, e di lì è diventato un appuntamento annuale che ci dedichiamo in occasione dell’ottobre rosa.

E sulla forza dell’azienda in sé? Qual è il futuro di Crea-Si, secondo lei? Siete preparati alle nuove sfide del settore moda tra sostenibilità e velocità dell’innovazione tecnologica?

Siamo in un periodo dove nel nostro settore è in atto una crisi strutturale. I consumatori stanno prendendo coscienza che bisogna, appunto, consumare meno, tanti si stanno orientando verso il “seconda mano” o l’acquisto di capi vintage. Inevitabilmente, le aziende come le nostre dovranno cercare far fronte a queste nuove esigenze. Da dieci anni abbiamo il sistema di modellazione 3D che è il giusto connubio tra sostenibilità (riduzione degli sprechi) e innovazione tecnologica, che dire… Noi siamo pronti!


Gabriella Ronza
Gabriella Ronza è una giornalista pubblicista, autrice fantasy e docente di materie letterarie nelle scuole superiori. Nata il 23 Giugno 1995 a Marcianise, in provincia di Caserta, si laurea con lode in Filologia Moderna. Negli anni della laurea comincia i suoi primi passi nel mondo del giornalismo, facendosi notare anche come addetta stampa di importanti personalità del settore culturale. Da sempre interessata al mondo della cultura, della moda, del costume e della società, è dal 2018 particolarmente attiva in campo editoriale e divulgativo. A partire dal luglio 2019 è stata anche curatrice senior per la rubrica di arte, moda e cultura del blog “La fragilità degli onesti”. Negli ultimi anni ha partecipato a manifestazioni e progetti culturali di vario tipo sul web, nelle scuole, in radio e in televisione.

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