Pillole di moda sostenibile: Moda eco VS Moda etica

Quando si parla di sostenibilità, non è raro incontrare i concetti di eco-sostenibilità e di sostenibilità etica come se si trattasse di sinonimi. Non si tratta di un equivoco legato al solo mondo fashion, ma di una generalizzazione diffusa che non tiene conto delle diverse ricadute dell’impronta aziendale sull’ambiente e sulla stessa filiera di appartenenza.

Il concetto di moda eco-sostenibile si riferisce infatti ad una industria di settore attenta all’uso di risorse naturali e all’impatto ambientale del prodotto lungo tutte le fasi della produzione, dal design alla fine del ciclo di vita.

Si parla, invece, di moda etica (o più ampiamente “sostenibile”) per indicare pratiche e azioni che prendono in considerazione anche gli aspetti e le ricadute sociali del lavoro lungo tutta la supply chain, assicurandosi che tali parametri siano utilizzati anche nella scelta dei materiali e in tutte le fasi di vita del prodotto, dalla progettazione alla produzione, dall’uso al riciclo. Non si può negare, infatti, come la domanda spropositata da parte dei consumatori e l’assenza di tutela dei lavoratori siano ancora responsabili di condizioni lavorative disumane, salari inesistenti e schiavitù. Questo tipo di movimento si propone quindi di considerare e diffondere un nuovo modello, nonché di commisurare le richieste dei consumatori alla disponibilità delle risorse – intese anche come forza lavoro – perseguendo anche l’obiettivo di una giustizia sociale.

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