Conservazione e restauro di materiali tessili e moda
Quando si lavora in un archivio di impresa moda è necessario possedere qualche nozione di conservazione e restauro per sapere come organizzare e preservare al meglio i materiali, ma anche per essere pronti a intervenire nel caso di danni o alterazioni che potrebbero insorgere.
Innanzi tutto è importante affrontare il discorso della collocazione del posseduto perché è bene essere consapevoli che non esistono regole generiche applicabili a tutte le categorie di oggetti, bensì va analizzato caso per caso. Ad esempio non tutti i capi di abbigliamento necessitano dello stesso trattamento: un cardigan di maglia non può essere conservato appeso altrimenti il suo peso nel tempo porterà ad allungare le fibre, dilatandolo, mentre un cappotto di cachemire può essere sistemato su un appendiabiti imbottito all’interno di una custodia per preservarlo dalla polvere, così come un abito dell’Ottocento può essere riposto piegato in una scatola con della carta velina a preservarne le forme o su manichino della corretta misura. Un’accortezza che invece è sempre valida è cercare di evitare di stressare i materiali, quindi di provocare pieghe troppo nette che potrebbero trasformarsi in tagli. In tal senso, il controllo dei valori di luce, temperatura e umidità risulta pertanto l’arma migliore.
La norma UNI 10829 e le indicazioni internazionali
Esistono indicazioni nazionali e internazionali sui valori dei parametri ambientali da mantenere per la conservazione delle opere d’arte che possono essere presi da riferimento. In Italia vige il D.M. 10/05/2001 “Atto d’indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei” e la norma UNI 10829 “Beni di interesse storico artistico. Condizioni ambientali di conservazione. Misurazione ed analisi.”, a livello internazionale, invece, l’Handbook “HVAC Applications” dell’ American Society of Heating and Air-Conditioning Engineers (ASHAE) che definisce le classi di controllo termoigrometrico degli ambienti in cui le opere sono conservate, fornendo indicazioni sugli sbalzi permessi sul breve e sul lungo periodo.
È quasi impossibile rispettare alla lettera queste indicazioni perché spesso gli archivi si trovano in seminterrati, capannoni, luoghi non ideali per la conservazione. Ma niente paura!
Sicuramente si può agire sul fattore luce: dato che quella diretta comporta schiariture a lungo termine, è bene dotarsi di tende e avere l’accortezza di spegnere l’illuminazione quando non si è fisicamente all’interno dell’archivio. Altro aspetto a cui prestare attenzione è la temperatura che sarebbe importante cercare di mantenere costante e sotto i 20 gradi centigradi, poiché gli sbalzi e le temperature elevate sono ideali per la prolificazione di insetti, come le tarme. Per la prevenzione di quest’ultimi e per l’eliminazione di polvere è buona prassi stabilire delle pulizie straordinarie periodiche e, in ultimo, ricorrere alle trappole specifiche.
Certamente anche i materiali di conservazione sono validi alleati nella salvaguardia del patrimonio, ma spesso hanno costi elevati. Quindi come fare a farsi approvare dalla proprietà una spesa così alta?
Ebbene ci sono piccoli accorgimenti che consentono di ottenere ottimi risultati mantenendo i costi contenuti. Ad esempio, se si conservano dei disegni su tessuto sarebbe bene conservarli arrotolati in cilindri di cartone non acido. Per evitare di acquistarli, si possono riciclare quelli per la vendita delle pezze e ricoprirli con della velina a PH neutro che sicuramente ha un costo inferiore!
Quando è necessario un restauro tessile
Gli archivisti sono spesso chiamati anche a effettuare piccoli interventi di restauro tessile. Chiaramente quando i danni sono consistenti è consigliabile rivolgersi ad un restauratore professionista, ma per piccoli strappi sulla carta o sul tessuto risolvibili con adesivi o colle a PH neutro si può agire autonomamente.
Certamente può essere dirimente conoscere quali microrganismi potrebbero attaccare i materiali che si conservano e sapere quando si passa da un presenza controllata a una vera e propria infestazione. In questo secondo caso è necessario coinvolgere delle ditte specializzate che effettueranno una disinfestazione accurata.
Tutti questi aspetti verranno approfonditi e analizzati da restauratori di archivi pubblici e privati di moda durante il corso Archivi della moda. Conservazione ed esposizione dei materiali che si terrà in streaming dal 10 al 12 febbraio 2021. Le iscrizioni sono già aperte!